Whirlpool, Comitato Salvaguardia Diritti Lavoratori: “Nessuna rotazione prevista”
Il Comitato di Salvaguardia dei diritti dei lavoratori Whirpool, torna sulla rotazione dei lavoratori annunciata dall’azienda.
Dalle ultime notizie, la cassa integrazione, per lo stabilimento Whirpool di Carinaro è stata prorogata fino a dicembre 2018, quindi nessuna rotazione prevista. Si parla solo di questo, ma non si parla di far lavorare tutti, ruotando come è sempre stato promesso, ma si continua solo a mortificare i lavoratori umiliati “in panchina”, come l’azienda ci appella.
La Whirpool che si preoccupa solo che la stampa pubblichi notizie positive, ma non conosce le parole rispetto ed impegni. Ci riferiamo alle parole di ESTHER BERRZPE GALINDO, presidente della Whirpool Emea, che dalle pagine del Corriere della Sera, datato 06/02/2017, ha tuonato che nel nostro stabilimento la rotazione era gestita a rotazione. Forse solo nei sogni.La Indesit Company – Merloni, con tutte le difficoltà degli ultimi anni, ha sempre rispettato gli impegni presi con i suoi lavoratori. Addirittura Marco Milano, Ceo del Gruppo, più volte ha difeso e risposto ai lavoratori, mantenendo precisamente gli impegni presi. Era meglio, quando si stava peggio. Colpa di tutto ciò è anche dei sindacati provinciali ed aziendali, che complici di questa politica umiliatrice, sostengono e sottobanco appoggiano, questi atteggiamenti lesivi della dignità dei lavoratori.
Ora si è proiettati solo con subdoli mezzi a far accettare ai lavoratori in cassa integrazione il bonus licenziamento volontario con la minaccia che saranno costretti a passare alla fantomatica SERI Spa che dovrà occupare lo stabilimento Whirpool di Teverola. Ci è stato risposto picche anche alla richiesta di capire perché non si è data la precedenza ai lavoratori monoreddito, piuttosto che assorbire tra i 320 fortunati, coppie di marito e moglie. Tutti dobbiamo lavorare ma perché non cominciare a garantire un reddito per famiglia tutti piuttosto che dare tutto ad una sola e lasciare nel limbo le altre?
A giorni avremo l’incontro decisivo con il giuslavorista a cui ci siamo rivolti, che già ci ha dato ampie garanzie, della possibilità di iniziare una class action verso l’azienda, che in questo caso ha leso diritti inviolabili ed essenziali dell’uomo quale dignità e lavoro.