Anziana uccisa, fermato vicino di casa: ‘E’ stato pusher’

Si cerca un pusher per l’omicidio di Anna Carla Arecco. Lo ha indicato Pierluigi Bonfiglio – che in un primo momento si era autoaccusato del delitto – durante l’interrogatorio davanti al pm, assistito dall’avvocato Alessandro Sola. “Venerdì sera – ha detto Bonfiglio – sono salito in casa della signora con un pusher. Mi sono fatto aprire la porta con una scusa. Lo spacciatore l’ha portata in casa mia e io sono rimasto nel suo appartamento per rubare perché dovevo pagarmi la droga. E’ stato lui a ucciderla con una spranga di ferro. Io non avevo intenzione di ucciderla”.

E’ in stato di fermo per omicidio, rapina e occultamento di cadavere, Pierluigi Bonfiglio, l’uomo di 34 anni, che avrebbe ucciso Anna Carla Arecco, una anziana vicina di casa, il cui cadavere è stato trovato ieri sotto il letto del presunto omicida. La donna, 81 anni, era scomparsa da 3 giorni. Il cadavere è stato trovato dalla madre dell’uomo.

L’anziana viveva nello stesso edificio di Bonfiglio in via Lagaccio a Genova, a un piano superiore al suo. E’ stata uccisa con colpi in testa. L’omicidio sarebbe avvenuto a scopo di rapina. Dalla cassaforte dell’abitazione dell’anziana sono spariti gioielli e denaro. Bonfiglio, un ex cuoco disoccupato, per spiegare il ritrovamento del cadavere della donna sotto il letto della sua camera aveva detto che era stata uccisa da uno straniero di colore, senza però riuscire a fornire notizie utili ad identificarlo.

(ANSA)

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Redazione

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