Aversa. Restaurata dopo anni la pala d’altare di San Giovanni Battista in Savignano

Nonostante gli innumerevoli sfregi degli ultimi anni, che hanno interessato buona parte del patrimonio ecclesiastico aversano, siamo lieti di annunciare una buona notizia. Finalmente, dopo anni di abbandoni, per volontà del Parroco Don Francesco Riccio che, con il consenso della Curia e l’aiuto dell’intera comunità, ha reso possibile l’inizio dei lavori per il restauro della pala d’altare posta sull’altare maggiore dell’antica Chiesa di San Giovanni Battista in Savignano. Il quadro, benché annerito dal fumo delle candele e ritoccato in più punti da ”azzardati” restauratori, i quali, inopinatamente ne hanno alterato la bellezza originale, sembra non perdere quel fascino sacrale.

Trattasi di un bel dipinto raffigurante la Madonna delle Grazie e santi. La tavola, realizzata a tempera, era collocata in origine su uno degli altari laterali, fu posta nell’attuale ubicazione, come si legge nell’angolo destro inferiore del dipinto, nel 1794, dal parroco dell’epoca Don Francesco Marini, in sostituzione di due dipinti: l’uno con l’immagine di Maria SS. della Pietà e l’altro con quella di San Giacomo, entrambi anneriti dal tempo e a mala pena visibili. Questa preziosa testimonianza d’arte, fu attribuita dall’aversano Gaetano Parente ad Antonio Pizzo, un pittore calabrese molto in voga in quegli anni. Ma, la tavola, è invece opera del pittore napoletano Tommaso de Fusco, la cui giusta attribuzione fu assegnata correttamente da Don Vincenzo Maiello, parroco della chiesa dal 1926 al 1971.

L’opera in questione ricalca il modello iconografico indicato spesso come «Sancta Maria de gratia cum Purgatorio», caratterizzato, generalmente, dalla figura della Vergine che fa colare il latte (Virgo Lactans), simbolo della grazia, sulle anime dei defunti, raggruppate in posizione orante ai suoi piedi. Ma, il de Fusco, decise di dipingere il quadro in uno schema più «moderno. infatti, secondo questa nuova impostazione, la Madonna col Bambino viene affiancata da due santi, nel nostro caso: San Giovanni Battista e San Giacomo di Galizia, mentre una schiera di angeli circonda il fulgore che avvolge il capo della Madonna. Sicché,  San Giovanni è raffigurato con una mano proiettata verso la figura della Vergine (gesto di intercessione), mentre San Giacomo, con la mano intimamente accostata al petto, stabilisce un intenso momento devozionale tra il fedele e l’evento sacro.

Luigi Cipullo

Redazione

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