Caserta. Sesso a pagamento in ospedale: la nota della direzione strategica
Ancora una volta l’Azienda Ospedaliera di Caserta “Sant’Anna e San Sebastiano” torna alla ribalta della stampa ed in qualche modo è vittima di attacchi mediatici.
Rispetto alle ultime denunce a mezzo stampa, la Direzione Strategica del nosocomio, nelle persone del Direttore Generale f.f. Giovanni De Masi e del Direttore Sanitario Giulio Liberatore, nel respingere con fermezza i tentativi di innescare contro l’Azienda l’ennesima macchina del fango, i metodi di certa stampa, assolutamente privi di contraddittorio, approfondimenti e riscontro delle notizie, non intende comunque sottovalutare l’allarme sociale destato dalle notizie pubblicate negli ultimi giorni, considerandole dei veri e propri campanelli di allarme che, investendo il nome dell’ospedale, la sua sicurezza, il comportamento del personale e così via, possono determinare, o determinano, negli utenti, ingiustificata sfiducia anche nei confronti di professionalità, delle dirigenza medica e del comparto, che garantiscono prestazioni di altissimo livello medico-chirurgico.
Il tal senso, dopo aver adottato provvedimenti di salvaguardia della struttura, con il rafforzamento del servizio di guardiania notturna, la Direzione aziendale ha ritenuto di dover convocare ad horas le organizzazioni sindacali alle quali è stato chiesto di essere coadiuvata in una costante attività di vigilanza interna per segnalare eventuali criticità che – se dovessero effettivamente sussistere – saranno represse con ogni strumento consentito dalla legge.
Le OO.SS., all’unanimità, hanno assicurato la massima collaborazione, evidenziando che l’obiettivo comune da raggiungere è il rilancio dell’AORN di Caserta e della sua immagine, quella vera, fatta di lavoro, di impegno, di personale qualificatissimo che opera con abnegazione.
Una struttura che nei decenni è stata esempio di sanità di altissimo livello non può accettare che ancora oggi, a causa di eventi indipendenti dalle volontà di chi effettivamente e quotidianamente lavora per garantire la salute dei cittadini, venga additata ancora come ospedale del “malaffare”.