Napoli. Vomero, i contenitori seminterrati della discordia

In meno di due giorni sono già 150 i sottoscrittori della petizione online, indirizzata al sindaco di Napoli, per far rimuovere i contenitori seminterrati, inaugurati qualche giorno addietro nell’isola pedonale di via Scarlatti, all’incrocio con via Luca Giordano, la cui presenza ha spaccato il quartiere tra favorevoli e contrari, con mugugni e proteste da parte di questi ultimi che li hanno paragonati ai sarcofaghi egiziani o ai “tavùti” partenopei, casse per seppellire i morti.

Promotore della petizione è Gennaro Capodanno, ingegnere, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della circoscrizione del Vomero, che si dichiara soddisfatto per i risultati sin qui conseguiti e che annuncia anche un sit-in con flash mob da tenersi nei prossimi giorni per chiedere lo spostamento dei manufatti.

“Il posizionamento di tali contenitori, che fuoriescono dal terreno per circa un metro, all’incrocio delle due più antiche e importanti strade del quartiere collinare di Napoli, via Scarlatti e via Luca Giordano, è decisamente sbagliato – afferma nella presentazione della petizione Capodanno -. I contenitori per la raccolta differenziata in tali zone devono essere totalmente interrati e posti in posizione defilata”.

“Bisognava inoltre preventivamente interpellare residenti e commercianti della zona – prosegue Capodanno – affinché potessero esprimere il loro parere sulla collocazione di manufatti con notevole impatto ambientale e visivo, come quello appunto dei contenitori in questione, aspetto che non è stato tenuto in alcuna considerazione. Per queste ragioni ne chiediamo la rimozione immediata”.

Intanto sui social network, a partire da Facebook, si scontrano le due tesi a confronto mentre lo stesso Capodanno ricorda che già  c’è stato un precedente al Vomero, quando, sempre nell’isola pedonale, alla fine del 1999 fu posizionata una fontana che non è stata mai gradita dalla maggior parte dei vomeresi ma che, dopo diciotto anni, è ancora al suo posto. Per queste ragioni lo stesso Capodanno sollecita quanti interessati, laddove condividano la proposta, ad attivarsi presso parenti e amici per dare forza all’iniziativa facendo sottoscrivere la petizione al seguente link (clicca qui).

“Il mio primo obiettivo è raggiungere almeno mille firme – conclude Capodanno -. Anche se non escludo che, a breve, possa essere indetto un vero e proprio referendum, così come previsto dalle norme sulla partecipazione popolare, per coinvolgere un maggior numero di cittadini”.

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Redazione

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