Portico. Comunali, UpP: “Sulla gestione degli impianti sportivi, riflettiamo un pò…”
La Lista N. 3, Uniti per Portico 2017, con candidato Sindaco Carlo Piccirillo, invita tutti senza distinzione di appartenenze politiche, ad una seria riflessione, sulle vicende che hanno interessato lo Sport, in riferimento alla gestione degli impianti sportivi e delle palestre di proprietà comunale. In passato l’Amministrazione Piccirillo ha disciplinato l’uso dell’impianto sportivo e delle palestre con proprio Regolamento, approvato in Consiglio Comunale.
All’interno del regolamento, l’Amministrazione Piccirillo inseriva l’Art. 9 – Clausole a carattere sociale.
“La Giunta Comunale, delibera le tariffe e le clausole a carattere sociale a vantaggio dei residenti del Comune che volessero iscriversi a Società/Associazioni per la pratica di attività sportive, sociali, ricreative o di tempo libero, alle quali dovranno attenersi sia la Società/Associazione che avrà in gestione l’Impianto Campo Sportivo sia le Società/Associazioni che saranno autorizzate all’uso delle palestre.’’ Qualora l’Impianto Campo Sportivo e/o le Palestre non venissero assegnate ad alcuna Società/Associazione, gli stessi resteranno in carico all’Amministrazione che ne gestirà l’affidamento saltuario mediante applicazione di tariffe e clausole sociali approvate dalla Giunta Comunale)”.
Successivamente, previa manifestazione di interesse assegnava il campo sportivo con Decreto Sindacale n. 11 del 12/07/2011.
L’amministrazione Massaro invece, con Delibera di Consiglio Comunale n. 1 del 08/01/2015, approvava un nuovo Regolamento per la gestione e l’uso degli Impianti Sportivi. Regolamento che vedeva SPARIRE LA CLAUSOLA SOCIALE a favore dei meno abbienti e, contemporaneamente, consentiva l’uso dell’impianto anche a società con scopo di LUCRO. Ma il fatto grave è la mancata applicazione del Regolamento, da loro stessi approvato. Era sotto gli occhi di tutti che il campo sportivo era gestito senza alcuna autorizzazione comunale. Tant’è che, con ordinanza n. 6 del 05/05/2016, il Responsabile del Settore Edilizia Privata, su richiesta a firma del Segretario Comunale n. 3483 del 15/03/2016, ordinava alla Società Atletico Portico lo sgombero del campo sportivo in quanto OCCUPANTE SENZA TITOLO.
Tutto questo dopo aver accertato che, agli atti del Comune, in riferimento al campo sportivo non esisteva alcuna autorizzazione a favore della suddetta Società e che quindi, il bene di cui sopra, di proprietà comunale, risultava utilizzato in assenza della dovuta autorizzazione. Certamente la riflessione che si deve fare è che, le “carte non erano apposto’’, che “l’azione amministrativa non è stata corretta”, che “la trasparenza e la legittimità, in questo procedimento, sono state disattese”. Come Massaro poteva non sapere che gli impianti sportivi a Portico erano gestiti da società non autorizzate? La risposta è nelle due ordinanze di sgombero: la n. 6 e la n. 7 del 2016 emesse dal Commissario Prefettizio. Stessa sorte hanno avuto le società che operavano nella palestra, le quali sono state cacciate perché prive di autorizzazioni, nonostante avessero prodotto regolare richiesta nei tempi dovuti, ricevendo in cambio, dall’Amministrazione Massaro, una “inutile” risposta verbale di autorizzazione, non seguita da alcun documento ufficiale.
A noi tutti le dovute riflessioni, in quanto, anche questa volta, la problematica in perfetta trasparenza e legalità l’ha dovuta risolvere il Commissario Prefettizio. Non è così che si amministra la cosa pubblica. E’ impensabile che Massaro si riproponga quale paladino della trasparenza e della legalità dell’azione amministrativa, avendo operato disattendendo in pieno ogni regola del buon amministrare. Riflettiamo…
Uniti per Portico 2017