Sant’Arpino. Parte il progetto: “Uno sponsor per il Comune”
Nuova ed interessante iniziativa dell’Amministrazione Comunale di Sant’Arpino, messa in atto per tutelare i beni storici e paesaggistici oltre che per mettere in sicurezza la pubblica e privata incolumità. Con avviso pubblico, il comune cerca degli sponsor per l’intervento di recupero di due “vere da pozzo” ossia due artistici ed antichissimi manufatti a forma di pozzo, realizzati cinquecento anni or sono per l’areazione di una sottostante cavità in via Legnante.
L’avviso comparso ufficialmente sul sito internet del Comune, a firma del Responsabile del Servizio Pietro D’Angelo, del Sindaco e dell’Assessore ai Lavori Pubblici Domenico Iovinella, invita operatori economici, imprese, società ed associazioni che intendono promuovere la propria immagine, a presentare proposte di sponsorizzazione che devono contenere l’entità economica della proposta ed i dati del proponente. La penuria di liquidità e le sofferenze della cassa costringono il Comune a ricorrere a forme nuove di finanziamento, attraverso gli sponsor privati. La manifestazione d’interesse da parte degli operatori economici dovrà pervenire in busta chiusa entro il 16 giugno e le proposte pervenute saranno esaminate dall’Ufficio Lavori Pubblici di concerto con l’Ufficio Patrimonio.
“Con tale avviso, intendiamo realizzare il recupero di opere di grande valore storico – dichiarano il Sindaco Giuseppe Dell’Aversana e l’Assessore Domenico Iovinella – che nel corso degli ultimi quattro secoli non hanno mai visto un intervento di consolidamento o di recupero. Tutta Sant’Arpino è affettuosamente legata a questi artistici manufatti di via Legante realizzati per dare aria alla grotta del Palazzo Ducale. Stavano completamente scomparendo, noi con orgoglio mettiamo mano al recupero. Grazie al recupero faremo anche la messa in sicurezza a tutela della pubblica e privata incolumità.”
Queste vere da pozzo che nella vulgata popolare, sono chiamati “I Pozzilli” sono tutelate dalla Soprintendenza ai Beni Culturali che in merito all’intervento di recupero ha dato specifica autorizzazione dopo una cospicua corrispondenza di atti e dopo opportuni sopralluoghi realizzati grazie al Responsabile del Patrimonio Vito Buonomo ed al Consigliere delegato Capasso Gennaro che hanno seguito fin dall’inizio su delega del Sindaco tutto l’iter per il parere della soprintendenza. “Sia i pilastri che le volte di copertura – dichiara il Consigliere Comunale Capasso Gennaro – saranno fasciati con delle cravatte d’acciaio. Le vere da pozzo, saranno poi trapanate dall’alto per consentire l’inserimento di barre d’acciaio. Tutte le forature saranno poi sigillate con miscela di calce idraulica. Le cravatte d’acciaio saranno infine rimosse. Così come autorizzato dal Ministero dei Beni Ambientali e Culturali con protocollo 01853/17 ai sensi del Decreto legislativo 42/2004.” Grande attesa dunque in paese per verificare la fattibilità di questa nuova strada di ricerca dei fondi privati intrapresa dall’Amministrazione Comunale che dopo l’Ex Municipio di Atella di Napoli continua senza sosta a valorizzare il patrimonio artistico del Comune.