Afghanistan. A tre giorni dall’attentato nel quartiere diplomatico, ancora morti a Kabul

Oggi, durante i funerali del figlio del senatore Ezadyar, ucciso durante le manifestazioni di protesta di ieri, ci sono state 3 esplosioni.

I media locali parlano di 19 morti, i feriti sono decine. 16 dei feriti sono stati portati all’ospedale di Emergency dove da tre giorni le sale operatorie continuano a lavorare senza fermarsi mai.

“La tensione in città è molto alta. Non sappiamo cosa dobbiamo aspettarci ancora – dice Dejan Panic, coordinatore del Programma in Afghanistan – . In questi mesi la situazione ha continuato a peggiorare e anche nella capitale la sicurezza non è garantita. L’ospedale è sempre pieno e non c’è tregua per nessuno”.

Risale solo a mercoledì scorso uno degli attentanti più devastanti avvenuti in città: l’esplosione di un camion cisterna nel quartiere delle ambasciate ha causato 90 morti e più di 400 feriti.

La grave situazione del Paese è riportata anche dall’ultimo rapporto di UNAMA, la missione delle Nazioni Unite in Afghanistan secondo il quale nel corso del primo trimestre 2017 sono stati uccisi o feriti oltre 2.200 civili. Kabul è la città che ha registrato più vittime, a causa soprattutto degli attacchi suicidi.

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Redazione

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