Aversa. Infermiere molestatore al Moscati, Verdi: “Direzione sanitaria l’ha premiato invece di punirlo”
“Se si guardano le conseguenze della denuncia di una paziente del pronto soccorso del San Giuseppe Moscati di Aversa, sembrerebbe quasi che molestare una ragazza bisognosa di cure sia un motivo valido per essere premiati”. A lanciare la provocazione il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e Gianni Simioli de La radiazza che hanno raccolto la denuncia del fratello della diciannovenne che ha denunciato di essere stata pesantemente molestata da un infermiere nel pronto soccorso dell’ospedale aversano.
“La direzione sanitaria infatti ha deciso prima di mandare in ferie forzate l’infermiere sotto accusa e poi, invece, è ritornata sui suoi passi trasferendolo al reparto di emodinamica che è uno dei più ambìti dagli infermieri perché permette di guadagnare di più rispetto a chi opera in altri reparti” ha aggiunto Borrelli per il quale “a rendere ancor più sconcertante la vicenda è il “curriculum” dell’infermiere sotto accusa che ha una condanna sospesa per aver accoltellato il fratello della compagna, una denuncia per mobbing da parte di una collega e sarebbe stato anche protagonista di tanti altri episodi violenti nei confronti di altri colleghi”.
“L’infermiere sotto accusa sembra godere di una sorta di “protezione” che gli permette di evitare quelle giuste punizioni che ci si aspetterebbe” ha concluso Borrelli che ha presentato “un’interrogazione sulla vicenda per capire perché, considerati anche i precedenti, continui a mantenere il suo posto di lavoro”.