Aversa. Italia Nostra – Ass. Il Tesoro Sepolto: “Il Piano che non ti aspetti in pieno centro storico”

Mentre la venuta di Sgarbi per l’evento del Guercino e la visita di Felicori hanno ridestato l’attenzione degli aversani al proprio patrimonio culturale, la politica amministrativa si prepara a promuovere Aversa quale città della cultura per il 2020. Sarà possibile? Siamo sulla strada giusta?

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Al di la delle chiese e dei plessi conventuali, Il centro storico con i suoi slarghi, piazze e strade e in particolare il suo centro antico normanno, rilevante per la sua unicità, potrebbero risultare molto attraenti per il turismo culturale. Ma per poter far sì che ciò avvenga, bisogna presto operare dei cambiamenti nel modo di pensare la città solo come bene privato di pochi. Per molti anni si è costruito nel centro storico, violentando antichi palazzi, quando la città non era ancora dotata di un Piano Regolatore (Prg) o di un piano di Recupero(Prc), adottato poi nel 2001. Ed ancora oggi, purtroppo , nonostante il vigente Piano di Recupero, si continua a perpetrare abusi al nostro patrimonio storico-architettonico. I reati sono perlopiù impuniti e le forze dell’ordine non riescono troppo spesso a garantire i dovuti controlli.

Assistiamo quindi ad antichi stucchi deturpati, a volgari ricostruzioni di balconi in cemento armato – aumentando anche del 50% e più l’originario impianto di mensole di pietra o in struttura in ghisa decorata – ad aperture fuori misura di vani garage, ad incrementi di piani o ammezzati con conseguente stravolgimento degli originari profili dei tetti e sostituzione degli antichi coppi, a scandalosi abbattimenti, ad edificazioni in antichi giardini e a improbabili piastrelle o superfici plastiche utilizzate come rivestimenti in facciata.

Ci duole purtroppo constatare che negli ultimi mesi si sta commettendo un ulteriore errore: l’incremento di un piano in vico I° Santa Marta su di una pregevole abitazione storica, già proprietà Fiordiliso (vedi foto). Ciò che ci preoccupa di più, oltre l’intervento in sé, è il fatto che si stia generando un pericoloso precedente. Speriamo che presto la vicenda sia posta all’attenzione del Sindaco Architetto De Cristofaro con delega all’urbanistica ed ai vigili urbani per i necessari controlli di conformità.

Oltre alle ricadute penali e amministrative, se si dovessero riscontrare anomalie – che non tocca a noi verificare – si tratterebbe di un vero e proprio delitto culturale che inevitabilmente si ripercuoterà sulle generazioni future. Per promuovere degnamente Aversa come città turistica, è necessaria, sopra ogni cosa, una rinnovata unità trasversale di intenti che promuova innanzitutto il rispetto dei vincoli e delle regole e incoraggi il decoro urbano, la pulizia e la cura del verde. Auspichiamo che il prossimo Piano Urbano Comunale (PUC), la cui stesura è stata già affidata a due valenti professionisti aversani, tenga a rafforzare i vincoli già contenuti nel piano di Recupero e ne aggiunga nuovi altri.  Si può essere, pertanto, d’accordo o meno all’incremento di un piano o di un piano ammezzato nel centro storico, ma questi resta al momento un reato perseguibile penalmente. Stabilire e confermare le regole per la costituzione di vincoli paesaggistici è essenziale, soprattutto in assenza di monti o bellezze naturali, il nostro paesaggio urbano resta l’unico e inestimabile attrattore e medium di vitali identità.

Italia Nostra
Ass. Il Tesoro Sepolto


Trattasi di un comunicato stampa redatto dalle associazioni Italia Nostra – Ass. Il Tesoro Sepolto. Pertano la responsabilità del contenuto è da attribuire alle associazioni sopracitate.

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