Aversa. ‘Memorial Carlo Palmieri’, torneo di calcetto brasiliano nel Parco Pozzi

Un torneo di calcio brasiliano per ricordare Carlo Palmieri, giovane morto in un incidente stradale. Un evento calcistico che si sta tenendo dal 29 maggio nel Parco Pozzi di Aversa con conclusione il al 14 giugno. Una manifestazione organizzata dal consigliere Francesco Sagliocco insieme ad Alfonso Andreozzi, Antonio Pollini, Raffaele Migliaccio e tantissimi altri.

“Abbiamo voluto omaggiare – dichiara Alfonso Andreozzi – il nostro amico dipartito attraverso delle manifestazioni che si baseranno principalmente su una competizione calcistica, disputando un torneo di calcetto brasiliano. Il nostro obiettivo e’ quello di essere un trampolino di lancio per tutti i giovani aversani che da soli non riescono a mettersi in luce ma sono dei bravi talenti. Come gruppo di vecchi amici siamo riusciti ad essere unanimi grazie al solo fatto di enunciate il nome “Carlo Palmieri.”, con una grande disponibilita’ da parte di tutti.

“Noi come Amministrazione siamo stati subito vicini a questa iniziativa che prevede eventi sociali, sportivi e culturali. Grazie ad Alfonso si sta avendo il coinvolgimento di tanti giovani che provengono anche dal casertano e dal napoletano. Questa iniziativa – aggiunge Francesco Sagliocco, consigliere comunale di Noi Aversani – si sta tenendo all’interno del Parco Pozzi che rappresenta proprio il luogo ideale. Carlo era barman presso un ex locale che gestivo, è stato un grande lavoratore, con la prerogativa di avere sempre il sorriso sulle labbra. Un ragazzo legato alla sua terra, alla sua Piazza Savignano, ai suoi giovani e ai suoi amici.”

“Ho scritto il libro su Carlo perchè avevo la necessità di mettere giù certi ricordi che dovevano essere messi alla luce. del sole. Carlo e’ tuttora in quanto lo consideriamo sempre tra noi , era una persona allegra e positiva. Nel mio libro – sottolinea Raffaele Migliaccio – c’è tutta la sua vita: la sua fidanzata, i suoi amici, come trascorreva la giornata e poi tanto altro. Ho avuto la fortuna d’incontrare il giornalista Melone che mi ha indotto a mettere insieme tutti i racconti e scrivere un libro. Durante un’ultima esibizione mi è già capitato di cantate una canzone che lui abeva dedicato alla fidanzata Rosa “La mia ragazza ideale”. Io ero un ragazzo molto timido. La sua conoscenza mi ha inculcato una yale forza propulsiva che m”induce ad andare avanti nonostante tutto. Lui mi diceva sempre: ‘Raffe’, more black of midnight can’t come!!'”.

“Siamo stati un pò gli ideatori di tutto. Il calcetto brasiliano – conclude Antonio Pollini – è simile al calcetto normale. A giocare non sono cinque persone ma quattro. E’ un qualcosa di più dinamico rispetto al calcetto tradizionale. Abbiamo cercato d’inculcare le diverse passioni in un unico progetto”.

Il torneo vedrà il suo culmine mercoledi, con una consueta partecipazione di pubblico costituito da giovani e meno giovani. Tutti allora lì intorno alle 20.00, per vivere unanimi i brividi della competizione.

Ilaria Rita Motti

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Redazione

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