Aversa. ZTL, Palmieri: “Andava ampliata ma allo stesso tempo calibrata in maniera diversa”
“Dilettanti allo sbaraglio”, solo cosi posso classificare i componenti di un’Amministrazione che non è capace di essere consequenziale alle dichiarazioni ed alle affermazioni rilasciate pubblicamente”. A parlare è Nicola Palmieri, già assessore comunale e rappresentante di partito, che rincara la dose: “È sbalorditivo, poi, che il Sindaco, rompendo un silenzio stampa lungo, che durava dal momento della sua scarcerazione, abbia convocato una conferenza stampa per presentare il nuovo dispositivo di ZTL ampliata che sarebbe dovuto partire il 15 giugno u.s. e che a tutt’oggi non è ancora entrato in vigore, presentandolo come una “svolta” epocale. Allora mi viene da pensare che tre sono le motivazioni per cui non è ancora partito: o per 15 giugno il Sindaco intendeva quello del 2018 e nessuno lo ha capito, ovvero è stato fatto un passo indietro a causa della valanga di critiche seguita alla presentazione della nuova regolamentazione oppure… non devono aver trovato l’incrocio per operare la declamata “svolta”. Ci tengo a precisare che il sottoscritto non è contrario alla ZTL e che la critica a questo nuovo dispositivo non è aprioristica né strumentale. La ZTL andava ampliata secondo quanto previsto dal PIU Europa ma andava calibrata in maniera diversa, tenendo conto delle reali esigenze cittadine e del commercio, cuore pulsante della zona racchiusa nell’area a traffico limitato. A chi o a che cosa può giovare al chiusura al traffico della principale arteria cittadina e dei suoi attraversamenti nelle giornate del lunedì, martedì e mercoledì? L’unico risultato, a mio avviso, sarebbe quello di appesantire ulteriormente il traffico cittadino nel resto della città, già sufficientemente caotica e impercorribile. Eppoi, fino alle 2 di notte? Ma nel periodo invernale ed autunnale inoltrato chi si avventura per le strade della città fino a quell’ora? Ci sarebbe inoltre tanto da dire ancora sui dispositivi attuativi della ZTL, sulla regolamentazione dell’accesso per i servizi essenziali e per gli interventi di emergenza e di controllo, ma non vogliamo affondare il coltello nella piaga. Diciamo solo che sarebbe meglio ponderare scelte e decisioni, prima di esporsi pubblicamente con proclami e annunci in pompa magna che stentano ad avere un seguito”.