Bullismo: caratteristiche ed effetti

La ricerca degli studiosi sul tema del bullismo ha evidenziato che l’invidia e il risentimento possono essere motivi del bullismo; che si pu utilizzare il bullismo come strumento per nascondere l’ansia o per aumentare l’autostima. Il bullo, cioè, umiliando gli altri, si sente potente.

Lo psicologo Roy Baumeister afferma che alcuni bulli , arroganti e narcisisti, spesso posseggono un ego fragile, pur avendo essi una considerazione estremamente elevata del sè, eventuali mancanze di rispetto o comportamenti derisivi nei loro confronti li spingono a risposte violente.

Altri fattori di rischio sono la depressione, i disturbi della personalità, gli scatti di rabbia e l’utilizzo frequente della forza. Secondo alcuni studiosi, il bullismo può anche derivare da una predisposizione genetica o da un’anomalia cerebrale nel bullo.

Alcuni ragazzi hanno un rapporto insicuro con le loro famiglie e tendono ad essere inclini alla negatività e allo scarso rendimento scolastico. Il dottor Cook, infatti, dice che “un bullo ha difficoltà a risolvere i problemi con gli altri ed ha anche problemi scolastici. Lui o lei di solito ha atteggiamenti ed influenze negativi sugli altri, a tutto il complesso sociale che lo circonda”.

Al contrario, altri ricercatori hanno evidenziato che alcuni bulli sono psicologicamente più forti ed hanno un elevato status sociale tra i loro coetanei, mentre i loro obiettivi sono emotivamente turbati e socialmente emarginati. Il bullo svolge la sua azione violenta spesso alla presenza di un folto gruppo di persone relativamente non coinvolte, creando l’illusione che lui o lei abbiano il sostegno della maggioranza presente. La ricerca ha altresì evidenziato che gli adulti, che da ragazzi hanno posto in essere comportamenti da bullo, hanno poi sviluppato un carattere autoritario, combinato con una forte necessit di controllo o di dominio.

La studiosa O’ Moore ha scritto che “gli individui, sia bambini che adulti, che sono costantemente sottoposti a comportamenti abusivi, sono a rischio di stress correlato, a malattie psicosomatiche che a volte possono portare al suicidio”.

Il bullismo può causare solitudine, portare ad una bassa autostima e ad una maggiore suscettibilità alla malattia, in quanto i forti fattori di stress psicologico portano ad un abbattimento delle difese immunitarie. Inoltre, quando qualcuno non è supportato dalla famiglia o dagli amici, può incorrere in una situazione molto pericolosa per se stesso, che potrebbe portare ad un vero e proprio crollo emotivo.

Ci sono tuttavia altri studi che hanno evidenziato risultati potenzialmente del comportamento legato al bullismo. Questi studi hanno trovato che molti individui, che da bambini o da adolescenti erano stati vittime di bullismo, anche in modo grave, hanno sviluppato una notevole spinta interiore volta a migliorare ed accrescere le proprie abilità, il che li ha spinti a diventare adulti preparati alla vita e al lavoro.

C’è infine un lato oscuro nell’atteggiamento del bullo, che gli studiosi hanno etichettato con il nome di dark triad“, cioè triade scura, che riguarda tre tratti della personalità del bullo: narcisismo (caratterizzato dal desiderio di grandezza, di orgoglio e di egoismo); machiavellismo (capacità di manipolazione, disprezzo cinico della moralità, attenzione per l’inganno); psicopatia (caratterizzata da un perdurante comportamento antisociale, impulsività, spietatezza).

Spesso i tre atteggiamenti, sostengono gli studiosi, sono intercambiabili.

Sonia Cristiano

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Redazione

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