Carinaro. Sciopero all’esterno della Cedi Sigma Campania: la precisazione dell’azienda
In merito allo sciopero dei lavoratori all’esterno della sede della Cedi Sigma Campania tenutosi ieri, la Ce. Di. Sigma Campania ci tiene a precisare quanto segue con una nota stampa (leggi qui).
“La Ce. Di. Sigma Campania s.p.a. in relazione alle notizie apparse nelle ultime ore sulle testate giornaliste relative ad asseriti licenziamenti per una crisi del settore della G.D.O., fa presente quanto segue.
La Ce. Di. Sigma Campania s.p.a. distribuisce [prevalentemente] sul territorio regionale prodotti alimentari e non agli affiliati della propria catena distributiva a marchio “SIGMA”. La Ce. Di. Sigma Campania s.p.a. nell’ultimo decennio ha visto decuplicato il suo giro di affari consolidando la propria posizione di mercato tale da essere oggi considerato uno tra i più solidi e affidabili player della distribuzione organizzata. A tal fine ha certamente contribuito la serietà con la quale da sempre la Società rispetta i propri impegni, anche finanziari, certificato dall’eccellente rating (AAA) bancario attribuitole dalla società di analisi rischi per conto della Banca d’Italia.
La Ce. Di. Sigma Campania s.p.a. ha, tra l’altro, appaltato dal 2005 il servizio di facchinaggio e trasporto dei beni da ricevere e distribuire a un soggetto giuridico terzo, la Magsistem, con una propria organizzazione di uomini, mezzi e capitali, distinti dalla scrivente, che viene addirittura onorata in via anticipata e di cui non viene fatta menzione alcuna da nessun organo di stampa.
Orbene, tale soggetto ha, da qualche tempo, problematiche con i propri dipendenti alle quali la Ce. Di. Sigma Campania s.p.a. non solo è totalmente estranea ma, paradosso dei paradossi, sta subendo uno stato di blocco delle attività per avere addirittura dichiarato ai sensi di legge di volersi surrogare alla loro dante causa nel pagamento delle loro spettanze. E’ evidente che tale situazione in un territorio svantaggiato e arido di occupazione come il nostro assume connotati grotteschi, ma questa è l’assurda quanto triste realtà dei fatti”.