Caserta. Contributo alla Provincia, sindacati: “Continua nostra lotta per salvataggio”
L’approvazione alla Camera dei Deputati della cosiddetta “manovrina”, con l’emendamento che prevede un contributo di 10 milioni di euro alla Provincia di Caserta è solo un primo passo, che dovrà ancora consolidarsi con la definitiva approvazione del Senato, prevista per metà giugno. In attesa di capire come tecnicamente la Provincia potrà utilizzare questo contributo per pagare gli stipendi e per ottenere un minimo di funzionamento, diciamo con assoluta chiarezza che c’è bisogno di altre risorse ed altri provvedimenti per arrivare alla definitiva soluzione della vertenza Provincia di Caserta.
Ringraziamo tutti quelli che hanno sostenuto la nostra battaglia, a partire dai sindaci che sono scesi in piazza con i lavoratori e che in massa hanno firmato l’appello per l’approvazione dell’emendamento “salva Caserta”. Allo stesso tempo, chiediamo di non fermare la mobilitazione ma di allargarla ancora di più, qualificarla, intensificarla fino alla vittoria finale.
La Provincia di Caserta deve poter esercitare le funzioni che la Costituzione e la legge le assegnano, a partire da quella relativa alle scuole superiori la cui riapertura a settembre continua ad essere a forte rischio. La lotta dei lavoratori e delle istituzioni locali ha raggiunto un primo risultato spingendo il parlamento ad adottare una prima seppur parziale misura in favore della nostra Provincia. Sappiamo bene, però, e lo ribadiamo con forza, che al più presto bisognerà tornare ad affrontare la questione trovando finalmente tutte le risorse necessarie a rimettere in piedi ed in condizioni di efficienza la massima istituzione del territorio provinciale.
Saremo impegnati fin dai prossimi giorni ad incalzare tutte le Istituzioni competenti perché mettano in atto tutto quanto necessario e urgente per arrivare alla soluzione definitiva. E’ assolutamente urgente, nel frattempo, risolvere in qualche modo la questione della salubrità ed igienicità degli ambienti di lavoro dei nostri uffici, che mette a rischio la salute e l’incolumità dei
lavoratori. Allargare e rafforzare il fronte di lotta coinvolgendo tutte le categorie produttive e tutti i soggetti istituzionali e sociali interessati, a partire dai comuni alle scuole superiori. Insieme ce la faremo.
C.G.I.L.
f.to Claudio Trisolino
C.I.S.L.
f.to Edoardo Martino
U.I.L.
f.to Vincenzo Parente
U.G.L.
f.to Nicola Picone