Caserta. Soldi scomparsi all’IPASVI, Falco: “Nessun imbarazzo”

Ci sono occasioni in cui appare con estrema chiarezza come il cronista, nell’intento di creare “glamour” intorno ad una notizia già di per sé idonea a richiamare l’attenzione del lettore, finisca per manipolare la stessa, contornandola di valutazioni affrettate, talché si comprende che l’intento non era quello di informare ma di diffamare.

E’ quello che accade in questi giorni in occasione della pubblicazione su vari quotidiani locali della notizia che il sig. Letizia Giuseppe, ex segretario del Collegio Provinciale I.P.A.S.V.I. di Caserta è stato condannato alla pena di due anni di reclusione ed € 500,00 di multa, al risarcimento del danno cagionato al Collegio costituitosi parte civile nonché alle spese di lite (leggi qui).

Tale fatto ha costituito per gli autori, o per l’autore, degli articoli, indistintamente, l’occasione per un patetico esercizio di rara idiozia anche perché traspare una forte componente di scarsa conoscenza dei fatti.

Partire dalla condanna e giungere ad affermare che dalla stessa è conseguito un “imbarazzo per il Collegio ed una condizione di tensione che ha di fatto bloccato l’operato del Collegio Infermieri” significa solo che non si ha niente da dire ed allora si ricorre alla fantasia più deleteria, tralasciando, anzi omettendo deliberatamente di trarre facili conclusioni dai fatti e non dalle valutazioni.

Il Sig. Letizia, come esattamente riportato, ha sottoscritto in data 13 giugno 2013 ben cinque cambiali dell’importo di € 30.000,00 cadauna, con scadenza al giorno trenta di ogni mese a decorrere da luglio 2013. Questi titoli non sono mai stati messi all’incasso dall’allora Presidente e Tesoriere, facendo decorrere il termine semestrale per l’attivazione della procedura esecutiva. Omettono i cronisti di turno che solo con la Presidenza Falco è stata invece attivata la procedura monitoria conclusasi con l’emissione di un Decreto Ingiuntivo, immediatamente esecutivo, per l’importo indebitamente sottratto.

Omettono i cronisti di turno che con la gestione Falco il Collegio si è costituito parte civile nel processo penale ottenendo subito la condanna del Letizia ad una provvisionale di € 30.000,00, immediatamente esecutiva. Non dicono i cronisti di turno che l’attività del Collegio è conseguente alla prolungata ingiustificata assenza alle riunioni del Consiglio Direttivo di un gruppo di consiglieri. Mi dite allora come possa parlarsi di “imbarazzo” da parte di chi, di contro, nell’esclusivo interesse del Collegio si è in ogni modo attivato per recuperare il tempo perduto. Allora l’imbarazzo non è del Presidente Falco, ma di chi è stato inadempiente durante il periodo della propria gestione, parlo del Presidente e Tesoriere dell’epoca che ora, nell’evidente intento di giustificarsi, si ergono a paladini di tempestive azioni di recupero.

Il sig. Letizia è stato giustamente punito per le sue malefatte:

1) Gli è stata inflitta una severa pena detentiva ancorché sospesa;

2) E’ stato condannato al risarcimento del danno (d’immagine) del Collegio;

3) Dal punto di vista disciplinare, gli è stata comminata, dal Comitato Centrale della Federazione Nazionale, la sanzione di sei mesi di sospensione dall’esercizio della professione, il che comporta l’allontanamento dal lavoro per la stessa durata;

4) La condanna ex art. 646 cp con l’aggravante della continuità lo espone ad una eventuale radiazione dall’albo (la competenza non è del Collegio di Caserta in ragione della norma applicabile al momento della commissione del fatto, infatti ricopriva la carica di segretario del collegio I.P.A.S.V.I.); 5) Sicuramente il datore di lavoro (A.O.R.N. S.Anna e S. Sebastiano) attiverà, per quanto di competenza, un altro procedimento disciplinare a suo carico. E allora non si riesce a capire dove stanno “alcuni consiglieri” sui quali il Letizia può ancora contare e in che cosa possano consistere gli assunti “appoggi”.

Si dica, invece, che per il prossimo 16 giugno è fissata l’udienza di discussione avanti alla C.C.E.P.S. di Roma del ricorso proposto dal Letizia avverso il provvedimento disciplinare della sospensione, non ancora eseguito solo per l’effetto sospensivo, ex lege, associato al proposto gravame, ove tutto lascia prevedere il rigetto dello stesso.

Nessun imbarazzo quindi il sistema sanzionatorio è stato interamente attivato in tutti i suoi aspetti e secondo le procedure predisposte che devono comunque essere rispettate perché, paradossalmente, al di là della fondatezza nel merito, talora errori procedurale hanno l’effetto, immagino non voluto, di compromettere le legittime azioni e di favorire e non punire i colpevoli.

Dott. Mario Falco
Presidente IPASVI Caserta

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Redazione

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