Cesa. Guida: “Privatizzare l’acqua? Una delle tante fantasie delle forze di opposizione”
Nel 2011 sono stato, a livello locale, un sostenitore del “Si” al referendum contro la privatizzazione dell’acqua, voluta, a livello nazionale, dalle destre. Per questa ragione, appena eletto sindaco, due anni fa, ci siamo messi al lavoro per realizzare la Casa dell’Acqua. Lo scopo era di dare, al di la dei benefici, un messaggio chiaro: sostenere l’acqua pubblica e poter acquistare questo bene primario con pochi centesimi. Tra poco inaugureremo in Via Matteotti, esterno area mercato e area parco giochi, la Casa dell’Acqua. Un obiettivo raggiunto, quindi, dalla mia amministrazione. Essere accusato, dalle forze di opposizione (magari da quelle persone che nel 2011 hanno votato a favore della privatizzazione) di voler privatizzare l’acqua a Cesa è assurdo. Sono entrato nell’Ato Acqua Caserta per continuare a sostenere questo principio. Il consiglio comunale ha votato una delibera che prevede la esternalizzazione della misurazione e fatturazione dei consumi, per rendere un servizio efficiente ai cittadini, che, molto spesso, in questi anni, hanno dovuto fare i conti con fatture sbagliate, cifre stratosferiche, disservizi vari. Nei prossimi giorni renderò pubblico il numero delle fatture sbagliate in 3 anni e cosa ha comportato questo per i conti del comune. Privatizzare significa altro. Significa affidare l’intero ciclo ai privati e noi vogliamo fare un’altra cosa. Continueremo ad acquistare l’acqua dalla Regione, proveremo, nel 2018, ad abbassare le tariffe. #AcquapubblicaaCesa
Sindaco di Cesa