La vera calamità che capita d’estate? Le puzze ascellari
E finalmente fu estate! Quanti aspettavano questo momento, quanti non vedevano l’ora di mettere via gli abiti invernali, e tirare fuori le magliette a mezze maniche? Una domanda, alla quale è facile rispondere, tutti ovviamente! Estate, giornate più lunghe, temperature a tratti che superano anche i trenta gradi, mare, sole, scampagnate fuori porta, finalmente ci possiamo godere la nostra estate. Si però, ci possono pure stare delle note stonate, alle quali è giusto porre una seria riflessione: Fin quando è inverno, maglioni, giubbotti imbottiti, cappotti riescono a ben mascherare e, a coprire quegli odorini nauseabondi, che provengono da “certe persone” che della saponetta non conoscono manco l’esistenza. In estate, invece diciteme comme se po’ fa’ a suppurtà chillu fiete (puzza) di cipollino avariato, una puzza che si pure tiene o raffreddore, si convinte che te si salvate ma, invece nunnè accussì? Una puzza tremenda, entra nel naso ti ammazza tutti i microbi e i batteri, che a questo punto potevano rappresentare l’unica “copertura” per salvarti dalla puzza da fogna emanata a chisti zuzzuse che nun ze lavane maie. Difatti, i batteri, i microbi del raffreddore, sono ben felici di sloggiare e fuggire via, se dovessero restare sul tuo corpo per loro la morte sarebbe certa.
Capita, e purtroppo molto spesso che, nei luoghi pubblici ti ritrovi a sentire puzze di ogni genere, alcuni pensano che siano le discariche, altri che forse a munnezza non sono passati a ritirarla, magari fosse così! Quando ti capita di dover stare, e condividere e “per forza” questa puzza ascellare in un luogo pubblico, puoi solo sperare di uscirne vivo, o che magari qualcuno non resiste, e se stai facendo la fila alla posta o in banca, si sfoltisca causa “forza maggiore” e nello specifico parliamo di un fuggi fuggi generale a causa della puzza ascellare emanata dal zuzzuso di “turno”. Tu vire nu fuggi fuggi generale, solo pochi rimangono in fila, non sono coraggiosi, no, in mezzo a loro si cela “il puzzatore maledetto” detto anche “scelle e pulle” (ali di pollo) e, ti viene quasi da pensare: ma fa che, non si lavano proprio per questo motivo? Nuie scappamme, e loro restano! Una tragedia overe, soprattutto si te truove n’coppe o pulmanne (autobus) addò vuò scappà, la resti, a murì e morte lenta per soffocamento e bruciamento dei peli del naso. La scena è sempre la stessa: Sali, tutti in piedi, allunghi la mano per tenerti al bastone posto sul tetto dell’autobus, e in quel preciso istante, dato che sei più basso, vaie a sbattere con la faccia sotto l’ascella di uno più alto di te, a camera a gas è stata accesa e tu nun o sapive. Fuoriesce una gas misto a baccalà avariato simile a quello che avevi dimenticato sul balcone da Natale scorso, un odore di pescio marcio, e uova sbattute a Pasqua per i turtanielli, uova lasciate al sole da una settimana, precisiamo! Va detto che, molti pensano siano soprattutto gli uomini a puzzare, e a far grondare camicie e magliette tanto da lasciare aloni che si notano da un chilometro, e vi sbagliate, ci sono anche le donne che ci mettono lo zampino..semmai l’ascella maledetta. Le donne, che vestono bene, si curano i capelli , si truccano e po’ se scordene e se lavà, e mettere il deodorante sotto l’ascella. In questo caso, potrebbe anche essere una femmina esageratamente bella, ma se ti avvicini, la vedi trasformarsi in un mostro, sono gli effetti della sua “puzza” maleodorante, che ti hanno annebbiato la vista, a quel punto tiene sule na speranze: che e porte del pulmanne si aprono, e che tu finalmente fugga via da questo girone Dantesco. Na cosa è certa: d’estate, si sagliete (salite) n’coppe a nu pulmanne, fate attenzione, potrebbe essere la barca di Caronte. E mò facitece penziere: Primme e ascì, faciteve na lavate accurata sotte e braccia..facitele soprattutto per voi stessi. Buona Estate a tutti!
Donato Liotto