Napoli. Crisi ANM, Carloni: “presentata interrogazione parlamentare stato reale azienda”
“Ho presentato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti un’interrogazione parlamentare che faccia luce sulla vicenda ANM”. E’ quanto afferma Anna Maria Carloni, deputata del Partito Democratico eletta in Campania e componente della Commissione Trasporti della Camera.
“Infatti, a nostro avviso, l’azienda napoletana mobilità è ben lungi dall’essere salvata, come dichiarato dal Comune di Napoli. Su questo tema”, continua l’onorevole PD, “registro la preoccupazione di alcuni lavoratori e sindacati, oltre che dei cittadini, che continuano ad usufruire di un servizio largamente deficitario”.
“Auspichiamo che il nuovo management dell’azienda, da poco nominato, possa imprimere la svolta necessaria ad una delle maggiori aziende di trasporto del Paese, che va avanti con 380 bus al giorno. Per comparazione, a Milano l’azienda comunale mette in strada oltre mille mezzi. In questo senso”, auspica la Carloni, “spero che quest’atto parlamentare possa essere di supporto e di stimolo”.
“Per questo motivo”, conclude la deputata PD, “ho informato il Ministero competente di quel che sta avvenendo, numeri alla mano. E’ dunque auspicabile che Comune e Regione si parlino, in quanto sono entrambi due enti deputati ad erogare i servizi di trasporto pubblico. Il supporto all’azienda, ai suoi lavoratori, e soprattutto ai cittadini ed ai pendolari, dev’essere totale ed unanime, per scongiurare scenari peggiori”.
Il testo dell’interrogazione:
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti – Per sapere – premesso che:
L’Azienda Napoletana Mobilità (ANM) S.p.A., partecipata totalmente e indirettamente, per il tramite di Napoli Holding, dal Comune di Napoli, è affidataria in “house providing” dei servizi di trasporto pubblico su gomma e ferro e servizi complementari alla mobilità su tutto il territorio cittadino di Napoli;
Ogni anno, l’ANM eroga servizi per circa 13 milioni di bus/km sul servizio urbano, 5,5 milioni di bus/km sul servizio extraurbano, e 5,5 milioni di treni/km di servizio su ferro, composto da due linee metropolitane e quattro funicolari. Tale servizio è erogato attraverso l’impiego di una forza lavoro attiva di 2.642 unità, di cui oltre 800 in età superiore ai 55 anni (situazione al febbraio 2016);
L’azienda detiene un parco mezzi pari a 661 fra autobus, filobus e tram, di cui circa 380 attivi (dati 2015), con un’età media di 15 anni. Per le linee su ferro, l’azienda dispone di 44 motrici per l’esercizio della linea metropolitana 1, di cui 24 disponibili, e 6 treni per la linea metropolitana 6, attualmente chiusa al traffico, oltre ad 8 treni funicolari;
Secondo il Comune di Napoli (delibera di giunta comunale 132 del 15 marzo 2017) l’ANM presenta una significativa perdita d’esercizio, stimata, secondo il preconsuntivo del 2016, in oltre 27 milioni di Euro, con un patrimonio netto residuo pari a circa 8,3 milioni di Euro. Tale situazione, secondo il Comune di Napoli, delinea la non reversibilità con azioni ordinarie del quadro di deficitarietà dell’azienda;
A fronte di tale difficile situazione, il Comune di Napoli ha varato un nuovo piano industriale per l’azienda, prevedendo diverse misure quali: l’aumento dei titoli di viaggio aziendali del 30% in tre anni (2017-2019); aumento delle tariffe di sosta, sia nei parcheggi dell’azienda che in strada; aumento di capitale di 65 milioni di Euro tramite il conferimento di beni immobili;
L’ANM rileva, tramite nota interna 996 del 27 aprile 2017, che i valori di spesa corrente previsti nel suddetto piano per il 2017 dal Comune di Napoli siano pari a soli 257.694,98 Euro, al contrario di quanto previsto per il 2018 (55,7 milioni) ed il 2019 (54 milioni). Inoltre, sempre secondo l’azienda, il Comune non ha manifestato alcuna reale intenzione di sanare la precedente esposizione debitoria nei confronti dell’ANM, stimata in circa 100 milioni di Euro;
L’esigua cifra per il 2017 è ipotizzabile possa essere integrata dalla messa a reddito, da parte dell’azienda, dei beni immobili conferiti dal Comune di Napoli. Tuttavia, si rileva che tale conferimento è lungi dall’essere avvenuto, e che l’eventuale messa a reddito non può essere basata su previsioni certe, in quanto dipendente da un fattore esterno come l’andamento del mercato immobiliare. Attualmente, dunque, i beni immobili conferiti ad ANM rappresenterebbero solo una spesa (manutenzione ordinaria e straordinaria, atti di perizia necessari alla vendita, guardiania, ecc.), spese attualmente a carico del Comune;
Secondo organi di stampa, la qualità del servizio offerto ai cittadini è largamente deficitario. Ciò trova riscontro anche nel report gestionale dell’azienda di aprile 2017, che segna una differenza fra le corse su gomma effettuate rispetto alle corse programmate pari a circa il 25%;
Per sapere:
se il Ministro interrogato sia al corrente della situazione descritta in premessa; se ritiene che sussistano i presupposti per promuovere verifiche; se intenda attivarsi affinché si possano predisporre le misure necessarie volte a salvaguardare i diritti dei cittadini
napoletani che giornalmente usufruiscono di un servizio, come quello offerto da ANM, in condizioni di dignità e sicurezza.
FIRMATA DA: CARLONI, D’INCECCO, IMPEGNO, MANFREDI, VALENTE