Napoli. I Radicali ‘celebrano’ il Duran Adam in città per i diritti referendari
Il Duran Adam nasce in Turchia nel 2013 dove gli scontri tra polizia e manifestanti erano all’ ordine del giorno. Un giorno in una pubblica piazza un performer di nome Erdem Gunduz resta per otto ore immobile, in piedi ed in silenzio a fissare l’Akm.
Alla protesta solitaria si aggiungono col tempo altre persone che come “alberi” immobili e muti resistono a Taksim con l’intento di affermare le libertà sociali e individuali che il governo sta minando su ogni fronte. Così Mario Staderini, già segretario di Radicali Italiani, ispira la sua battaglia per il recupero della democrazia fortemente in crisi in Italia e nel mondo occidentale al coreografo turco piantando i suoi piedi davanti al Quirinale oramai da mesi e rivolgendosi al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Nel monito di Staderini rientra il dovere da parte dei comuni di prevedere referendum propositivi e consultivi , firme online per i referendum e le candidature, voto all’estero più trasparente e tanto altro ancora compreso nella legge di iniziativa popolare depositata in Cassazione dai Radicali. Non solo a Roma ma anche a Milano, il Duran Adam diviene metodo di lotta non violenta grazie alle iniziative organizzate da Marco Cappato e Barbara Bonvicini per chiedere legalità sui referendum milanesi e sulle proposte di iniziativa popolare sulla cannabis terapeutica e sul testamento biologico presentate in Regione Lombardia.
Arriviamo così al 29 giugno davanti Palazzo San Giacomo con l’associazione napoletana “Radicali PerlaGrandeNapoli” che ha sollevato il grave ritardo della città di Napoli rispetto all’adeguamento dello Statuto comunale e il “Regolamento per la partecipazione e la consultazione dei cittadini” che di fatto impedisce la promozione di referendum comunali e delibere di iniziativa popolare.
Stamani infatti il segretario Roberto Gaudioso, la tesoriera Rosa Criscuolo e il presidente della cellula Luca Coscioni di Napoli Giuseppe Alterio hanno celebrato un Duran Adam rivolti verso gli uffici del consiglio comunale di Napoli denunciando le abnormità previste per indire un referendum relative alle cifre esorbitanti delle firme richieste e alla mancanza di autenticatori disponibili.
A Napoli, a Roma e Milano sono stati coinvolti anche Marco Gentili, Marco Perduca e Filomena Gallo della Associazione Luca Coscioni secondo un calendario che prevede ancora numerosi appuntamenti finalizzati alla restituzione ai cittadini italiani dei diritti di iniziativa popolare e referendaria garantiti dalla Costituzione.