Da Milano a Napoli, testamento biologico e fine vita con Isotta, Bassolino e Cappato

“Sono tre le personalità importanti impegnate in un incontro su temi che stanno appassionando l’Italia presso la “Fondazione Sudd”, mercoledì 21 giugno”.

“Il padrone di casa Antonio Bassolino, personaggio significativo della politica napoletana, ha invitato nel suo “salotto” il celebre critico musicale Paolo Isotta e il milanese Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, per conversare sul testamento biologico e l’eutanasia”. Così gli avvocati Rosa Criscuolo e Giuseppe Alterio della Cellula Coscioni Napoli.

Nel 2013 l’Associazione Luca Coscioni depositò una proposta di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione dell’eutanasia e sebbene quella proposta non sia stata mai discussa, ha avuto il merito – grazie al coraggio di persone che si sono battute pubblicamente, come Dominique Velati, Fabiano Antoniani (“Fabo”), Davide Trentini – di spingere il Parlamento a riflettere sul tema del finevita e ad avviare le votazioni almeno sul consenso informato e il cosiddetto testamento biologico.

“I politici che hanno fatto in modo, e secondo me continueranno a fare in modo, che chi vuole morire con dignità debba emigrare, sono colpevoli della doppia viltà, asserviti ai preti e ai medici. Quelli di loro che giungessero a provare il dolore di tanti ammalati di tumore (ai quali i farmaci antidolorifici sono spesso somministrati con sadica parsimonia), o di ciò ch’era diventata la non-vita di “Fabo”, lo provebbero troppo tardi, quando anche l’aver compreso sarà inane: e un castigo inutile non lo auguro nemmeno a loro. Auguro invece che tutti, come me, s’iscrivano all’associazione ‘Luca Coscioni'”, cosi’ Paolo Isotta.

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Redazione

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