Rapinò la gioielleria “Merolillo” a Pastorano: arrestato
Nella mattinata di oggi, 7 giugno 2017, all’esito di un’articolata attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, i Carabinieri della Compagnia di Marcianise (CE) e della Stazione di San Nicola la Strada hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di BICCARDI Francesco, soggetto ritenuto responsabile, in concorso con D’ADDIO Vincenzo, già tratto in arresto il 1° dicembre 2016 (guarda qui), di rapina aggravata, tentato omicidio, porto illegale di armi in luogo pubblico e ricettazione (artt. 110, 56, 628, 575, 647 c.p., artt. 10, 12 e 14, legge 497/1974).
Nello specifico, in data 10.10.2016, veniva perpetrata una rapina a mano a armata in danno della gioielleria “Merolillo”, sita in Pastorano (CE), ad opera di due soggetti con volto travisato (guarda qui). L’azione criminosa culminava, oltre che con la sottrazione di preziosi, col ferimento del titolare dell’esercizio commerciale il quale veniva attinto da un colpo d’arma da fuoco, mentre gli autori del fatto si dileguavano facendo perdere le loro tracce, dopo aver abbandonato sul posto una motocicletta oggetto di furto.
I tempestivi accertamenti svolti hanno fatto luce sulle dinamiche criminali che hanno portato al compimento dell’azione delittuosa presso la gioielleria, permettendo di ricostruire nei minimi dettagli la sua organizzazione e la successiva fuga. Infatti, al termine di accurati riscontri, in data 1° dicembre 2016 veniva tratto in arresto il primo dei due autori del fatto criminoso e il compendio indiziario veniva arricchito anche dalle dichiarazioni rese in sede di interrogatorio dall’odierno arrestato. Inoltre, il BICCARDI riferiva molti dettagli della rapina in danno della gioielleria, rendendo anche dichiarazioni in relazione ad ulteriori tre rapine compiute, sempre insieme al D’ADDIO, nella provincia di Caserta. In particolare, riferiva di una rapina commessa tra l’agosto e il settembre del 2015 al supermercato “Brio” di Maddaloni (CE), di altra rapina commessa il 16 dicembre 2015 presso la profumeria “Mariù” di Santa Maria a Vico (CE) ed, infine, di una terza rapina commessa il 21 settembre 2015 all’interno della farmacia “San Marco” di Santa Maria a Vico, tutte commesse a bordo di un motociclo rubato e con l’utilizzo di una pistola a salve, dalla quale, in una circostanza, sono anche stati esplosi dei colpi per garantirsi la fuga.