Roma. Scontri Piazza Navona, CasaPound: “Condanne ulteriore schiaffo alla verità”

A quasi dieci anni dai fatti di piazza Navona e dalla vergognosa operazione di depistaggio che venne messa in atto dai media main stream, arriva una sentenza monstre che costituisce un ulteriore schiaffo in faccia alla verità”. Così CasaPound Italia commenta la condanna di 15 esponenti del Blocco studentesco per gli scontri avvenuti a Roma il 29 ottobre 2008.

“Quel giorno chi era in piazza vide un nutrito gruppo di antifascisti ultratrentenni arrivare in mezzo a un corteo di liceali con lo scopo palese di spaccare a colpi di spranga il fronte comune degli studenti contro la riforma Gelmini – sottolinea Cpi – Lanciavano tavolini per cacciare i ‘fascisti’ da un movimento che fino ad allora era stato felicemente apartitico, e di fronte si trovarono un gruppo di ragazzi giovanissimi pronti a difendere il loro diritto a essere lì. Era la prima volta che succedeva dopo anni, e quell’immagine degli studenti del Blocco fermi a difesa delle loro posizioni di fronte a un’orda barbarica e minacciosa ha segnato un’epoca, dando il via all’ingresso in grande stile del Blocco studentesco nelle scuole di tutta Italia”.

“Resta comunque l’amarezza per un paese che non riesce a riconoscere la verità dei fatti, sia pure impressa nelle immagini di mille telecamere, nemmeno con il distacco che dovrebbe dare il trascorrere del tempo”, aggiunge CasaPound, che conclude: “La battaglia legale comunque va avanti. Ricorreremo contro la sentenza di condanna e siamo certi che in Appello verrà finalmente fatta giustizia“.

Redazione

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