Terra dei Fuochi, Micillo e Basilio incontrano Capo Polizia Gabrielli per sollecitare sperimentazione utilizzo “droni”

Salvatore Micillo della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati insieme alla collega Tatiana Basilio della Commissione Difesa hanno incontrato presso il Viminale, nella serata di martedì 27 giugno, il Prefetto Franco Gabrielli, Capo della Polizia, competente nella materia affrontata dalle parti convenute al confronto istituzionale.

E’ stato un incontro finalizzato a ricevere gli opportuni aggiornamenti su come proseguisse la sperimentazione dei SAPR detti “droni” per un uso non militare, che va avanti da un anno circa e su cui il MoVimento 5 Stelle vigila “per le numerose opportunità che i sofisticati velivoli potrebbero procurare all’ambiente ed al territorio”. Lo scorso mese, Micillo, con una richiesta scritta e precedentemente con Atti parlamentari, ha avanzato la proposta al Capo della Polizia che detta sperimentazione tecnica potesse estendersi anche alla calda area della “Terra dei Fuochi”, gravata quotidianamente dai roghi tossici.

Micillo e Basilio, dal 2013 ad oggi, hanno prodotto numerosi atti parlamentari volti a favorire l’utilizzo di sistemi aeromobili a pilotaggio remoto (SAPR) in ambiti diversi da quelli militari o di difesa, il primo, in special modo per adottarli a strumenti di contrasto degli eco crimini, la seconda anche per finalità di sicurezza del territorio, come manifestazioni con ampia partecipazione. Salvatore Micillo, firmatario della legge 68/2015, ha sottolineato “la gravità della situazione in cui versa la popolazione che vive quotidianamente il dramma dei roghi tossici in Campania, in particolar modo nella Terra dei Fuochi” e che “dopo numerosi proclami, decreti e spot governativi e regionali, il problema dei roghi tossici è ben lontano dall’essere risolto”. Per Tatiana Basilio “l’utilizzo di simili velivoli in un territorio come quello della Terra dei Fuochi, sarebbe importante anche a tutela della salute dei militari che operano a stretto contatto con l’inquinamento atmosferico”.

Il Prefetto Gabrielli ha elogiato il lavoro dei militari impegnati nel territorio campano per l’Operazione “Strade Sicure” sottolineandone tuttavia “l’esiguità numerica” e preferendo tra i droni “dal punto di vista tecnico, l’utilizzo di quelli aventi un peso che supera i 25 kg, perché maggiormente idonei a monitorare ed a reprimere i fenomeni criminali legati all’ambiente” e comunicando che sono già diversi i soggetti interessati al loro utilizzo, anche enti locali.

All’incontro ha preso parte anche Maurizio Vallone che dirige la Centrale Anticrimine della Polizia di Stato Servizio Controllo del Territorio, che ha riferito agli esponenti del M5S che: “La Polizia di Stato sta effettuando una sperimentazione generica dei droni – da utilizzare in ogni ambito – e che, quando si parla di droni è necessario precisare che esistono diversi tipi di SAPR, si va da macchinari particolarmente piccoli, fino ad arrivare a velivoli più complessi e sofisticati, come ad esempio il “Predator”, dal costo di oltre un milione di euro” sottolineando che “la polizia sta operando senza sostenere alcun costo economico, agendo in sinergia con 4 società le quali, dopo apposita selezione, hanno fornito 8 SAPR”.

La sperimentazione prosegue, la proposta è stata avanzata dai deputati del M5S per l’area comprendente l’agro aversano, il vesuviano ed il domiziano-flegreo, le parti si ritroveranno nuovamente in autunno, ma Micillo e Basilio hanno caldeggiato tra i modelli proposti di “droni” l’impiego del tipo “Predator A e B”, in dotazione all’Aeronautica Militare e i Raven, nella disponibilità dell’Esercito Italiano, certo tra i più costosi ma anche efficaci in termini di prevenzione e di repressione del crimine locale. L’incontro ha segnato l’inizio di quello che potrebbe essere da ora, un nuovo percorso di tutela e di difesa per le popolazioni abitanti il territorio tra Napoli e Caserta, provate oltremodo da aria irrespirabile e qualità della vita compromessa come rivelano gli ultimi indici di patologie locali superiori alla media nazionale.

La linea che Salvatore Micillo e Tatiana Basilio intendono portare avanti, da ora, affinché i droni possano essere impiegati al più presto ed in sicurezza, sarà quella di spingere verso l’istituzione di un Tavolo tecnico interministeriale coinvolgente i Ministeri della Difesa e dell’Interno affinché si dia piena attuazione a quanto contenuto nel decreto interministeriale del 29 aprile 2016 per le “Modalità di utilizzo da parte delle Forze di polizia degli aeromobili a pilotaggio remoto” (GU Serie Generale n.111 del 13-05-2016). “Al momento infatti vi è un’assenza di dialogo che penalizza fortemente la buona riuscita dell’introduzione di questi velivoli a scopi diversi da quelli militari” dicono i parlamentari del Movimento 5 Stelle, sottolineando “lo scarso impegno del Governo” ed il mancato adempimento alla risoluzione del M5S del dicembre 2014 passata in Commissione Difesa che prevedeva (già allora) di “avviare un’istruttoria interministeriale per verificare se fosse possibile sotto il profilo tecnico-operativo e opportuno o vantaggioso sotto il profilo del rapporto tra costi e benefici utilizzare aeromobili a pilotaggio remoto (APR) civili o militari (e in questo caso eventualmente anche di classe strategica «Predator») per il monitoraggio, la sorveglianza e il controllo – in concorso con le Forze armate e di polizia dislocate in loco – del territorio campano della cosiddetta «Terra dei fuochi», a fini di prevenzione e repressione dei delitti a carattere ambientale”.

Redazione

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