Aversa. Madre Consolata Ammutinato è la nuova abadessa del Monastero di San Biagio

Solenne celebrazione, partecipata e suggestiva, al monastero di San Biagio ad Aversa nel tardo pomeriggio di ieri 11 luglio, per la cerimonia di insediamento della nuova abadessa Madre Consolata Ammutinato. Una celebrazione di grande rigore svoltasi alla presenza di S.E. Mons. Angelo Spinillo, Vescovo della Diocesi di Aversa, che ha oltretutto presieduto alle pratiche di voto per l’elezione della nuova madre superiora.

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Presenti anche alcune autorità locali, il procuratore capo di Napoli Nord Greco, il direttore generale ASL NA/2 Nord d’Amore, il comandante della locale polizia municipale Guarino, il presidente del consiglio comunale Augusto Bisceglia. Tutta la messa è stata quindi intervallata da momenti di rigido rituale di insediamento della nuova madre. Passaggi di grande coinvolgimento emotivo: infatti dopo la proclamazione del vangelo c’è stata la presentazione della nuova eletta condotta dinnanzi al vescovo dalle due suore che l’ hanno assistita, una delle quali proprio la madre superiora uscente; la nuova eletta è stata sottoposta dal vescovo alle interrogazioni di rito e al momento delle litanie dei santi si è prostrata a terra. In concomitanza con la preghiera di benedizione rivolta dal vescovo alla nuova eletta, la madre si è alzata e si è inginocchiata davanti al vescovo il quale le ha di seguito consegnato il libro della regola accompagnato dall’abbraccio di pace suo e di tutte le “suorine” della comunità cenobitica di san Biagio che affettuosamente hanno accolto la loro nuova madre, nel gioco ondulante dei circa sei metri di stoffa nera che le suore indossavano.

La comunità di San Biagio vanta anche un buon numero di suore nigeriane che hanno voluto accogliere la nuova madre superiora con un canto etnico proprio della loro terra d’origine. Giunto da città del Vaticano anche un messaggio di papa Francesco. Primo dono ricevuto dalla madre il foulard del gruppo Masci 1 di Aversa. Al termine la neo eletta ha letto un lungo messaggio in cui ha delineato i suoi propositi di accoglienza e carità effettuando i dovuti ringraziamenti con particolare riferimento all’abate dell’abbazia di Farfa per il notevole aiuto ricevuto nell’organizzazione di questa giornata. I numerosissimi fedeli hanno poi potuto conoscere e dare il benvenuto alla nuova madre abadessa all’interno del chiostro fiorito dove era allestito un pingue buffet. Un bel momento conviviale a cui hanno partecipato anche i familiari delle varie suore presenti ad Aversa, che hanno potuto approfittare di questo momento per potersi riabbracciare. E il monastero ha così risuonato di vita aprendosi alla comunità, una vita fatta di storia che parla di storia, una lunga storia che parte dal 1043, prima menzione del monastero aversano dal cartario di san Biagio, con la badessa Riccarda, sorella del conte Riccardo sotto il quale Aversa divenne sede vescovile, per giungere a noi attraverso le stratificazioni della storia e dell’arte che hanno arricchito un sì grande tesoro aversano.

di Grazia delle Volpe

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