Carinaro. Assessore picchia dipendente comunale, Barbato: “E’ inaccettabile”
Ha destato scalpore e rabbia l’aggressione nei giorni scorsi da parte di un assessore del Comune di Carinaro nei confronti di un dipendente dello stesso Ente. La rissa è scoppiata a causa di un parcheggio per un motorino proprio all’entrata della Casa Comunale. Dapprima parole dure, spintoni, urla ed infine è partito pure un pugno da parte dell’esponente della giunta municipale nei confronti del dipendente reo di aver “ disobbedito” all’ordine di togliere il motorino da quel posto perché lo doveva mette lui, l’assessore. Il tutto sarebbe pure stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza installate nel comune di Carinaro.
“Noi come gruppo di opposizione abbiamo aspettato fino all’ultimo consiglio comunale (del 20 luglio 2017) – dichiara il capogruppo Giuseppe Barbato -, prima di stigmatizzare l’accaduto, in verità aspettavamo che nelle comunicazione il Sindaco quantomeno chiedesse pubblicamente scusa al dipendente per l’increscioso atto compiuto da un uomo della sua giunta. Orami al Comune di Carinaro non c’è di che meravigliarsi: dopo le varie denunce, le aggressioni verbali non ultime quelle del sindaco nel consiglio comunale del 25 maggio u.s. contro i consiglieri comunali di minoranza: ora siamo arrivati all’aggressione dei dipendenti. Un dato emerge con evidenza che si respira un’aria pesante. Ma quest’ultimo avvenimento ci impone di portare anche all’attenzione degli organi sovrastanti quello che avviene in un Ente istituzionale quale è il Comune che dovrebbe essere la casa di vetro, la trasparenza e la legalità dovrebbero regnare senza dimenticare, poi, che il rispetto per le persone, per i cittadini e nell’accaduto specifico per i propri sottoposti diventi una regola d’oro per tutti. I nomi dei protagonisti non ci interessano, – conclude Barbato, – sarà il Primo Cittadino se vorrà e se ha gli attributi per prendere dei seri provvedimenti nei confronti del suo assessore e quale membro dell’esecutivo che certamente non può più rappresentare la comunità con i suoi manifestati istinti violenti. Piena solidarietà, invece, ci sentiamo di manifestare al dipendente/vittima e ricordiamo sempre che è solo grazie al lavoro che profondono quotidianamente affinché la macchina amministrativa continui ad andare avanti. Non è possibile, poi, che l’omertà e la vigliaccheria prevalgono e fanno si che tutto tace. Mi chiedo e ci chiediamo dove sono finiti i paladini carinaresi della non violenza, quelli che nelle ricorrenze contro tutte le forme di violenza riempiono di paroloni i loro profili social e poi avviene un fatto così grave tra la loro gente, ai loro amici e non hanno il neppure il coraggio di esprimere una sola parola?”.