Infermieri, Mic&Ps: “Ormai va di moda il nulla osta incondizionato”

“In Campania, negli ultimi bandi di mobilità extraregionali, contro ogni logica, è diventata una moda chiedere il “nulla osta incondizionato” tra i requisiti di un bando: cioè secondo la logica dei bandi Campani, un professionista solo per non privarsi della partecipazione all’avviso, dovrebbe pretendere che la sua azienda gli dica: parere favorevole al nulla osta incondizionato! Dicitura assurda”. Lo dichiara Petrillo Giovanni, vicepresidente MIC&PS (movimento infermieri Campania e Professioni Sanitarie).

“La Asl Napoli 3 e l’A.U. Federico II di Napoli, con dei bandi di mobilità entrambi sia per OSS che per infermieri, con questo requisito hanno creato il panico in tutte le aziende Italiane. Tutti gli ospedali e dico tutti, si chiedono: come può un’azienda campana pretendere ancor prima che si sappia chi e quanti risultassero vincitori di mobilità? Dopo il danno la beffa, chi non ha proprio avuto la possibilità di partecipare e tanti altri sono invece stati dichiarati non idonei sulla motivazione: per nulla osta non incondizionato. Per il momento parliamo di 103 esclusi per la mobilità ASL Napoli 3 sud per OSS (a breve usciranno gli esclusi infermieri) e 70 ulteriori esclusi oss per la Federico II di Napoli. Non oso immaginare cosa succederà per gli infermieri! Il MIC&PS – Movimento infermieri Campania e Professioni Sanitarie diffida le aziende in questione tramite vie legali chiedendo la rivalutazione dei nulla osta e la riammissione con riserva per la possibilità di partecipazione. Non è giusto che a causa di un nulla osta incondizionato non sancito da nessuna legge, preclude la partecipazione ad un bando di mobilità. Se la diffida non porta ad un cambio di rotta sia dalla Napoli 3 che dalla Federico II di Napoli, ricorreremo impugnando la procedura davanti al giudice del lavoro”.

Redazione

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