‘Infermieri, sesso e sveltina’, l’IPASVI Caserta contro un giornale
“L’articolo pubblicato sul sito “caffeina magazine” ha il solo effetto di infangare una categoria professionale, quale quella degli infermieri, diffondendo notizie, tutte ancora da accertare, condite di frettolose e personali valutazioni e considerazioni, su fatti che, non si sa bene, se e dove fossero accaduti. Il Collegio Provinciale IP.AS.VI di Caserta, mio tramite n.q. di suo Presidente p.t., preposto, tra l’altro, alla tutela del decoro e della dignità della professione, con la presente eleva vibrata protesta contro chi, con simili scritti, discredita l’intera categoria, impegnata, da sempre, in prima linea, nell’assistenza ospedaliera dei pazienti”. E’ quanto dichiara Mario Falco, presidente IPASVI Caserta.
“Già alla notizia attraverso la trasmissione radio “LA RADIAZZA” di un episodio di molestia e/o violenza sessuale da parte di un infermiere nei confronti di una ragazza, presso il P.O. Moscati di Aversa, il sottoscritto, al fine dell’esercizio della potestà disciplinare da parte del Collegio scrivente, ha chiesto, senza indugio, ma fino ad ora senza riscontro, di conoscere gli esatti termini dell’accadimento unitamente ai dati anagrafici dell’infermiere responsabile. Ora si alza il tiro pubblicando un articolo con un titolo da “scoop” giornalistico, perché, è noto, interessa di più la notizia clamorosa negativa anziché la consapevolezza della quotidiana dedizione degli infermieri al proprio lavoro. LA MISURA E’ PIENA! La buona pratica giornalistica vuole che le notizie vengano diffuse corredate da fatti certi quando sono commessi da persone ben individuate, senza fare di tutt’erba un fascio. Allora, cari cronisti, fuori i nomi, se li avete; in caso contrario tacete: “giro di prostituzione” e “Ospedale del sesso” sono espressioni che non si addicono alla nobile professione infermieristica. Allora lo scrivente ritiene necessarie opportune precisazioni da parte di chi, anche confusamente, pubblica notizie, clamorose, ma infondate. Per fortuna gli infermieri da tempo sono conosciuti e riconosciuti per i Loro meriti professionali. Il sottoscritto a tutela dell’intera categoria infermieristica, che mi onoro di rappresentare, si riserva di adire le vie legali se non vi saranno le dovute precisazioni all’articolo pubblicato”.