La Storia di Aversa. “Maria ‘A Zizzaiola”, ecco chi era il famoso personaggio aversano
Maria Letizia è stata una figura particolare nella nostra città, offrendo “piacere e sollievo” ai molti che le facevano visita. Questa donna, svolgeva il “mestiere” più vecchio del mondo, ospitando i clienti nel suo basso, che si trovava proprio vicino all’Arco dell’Annunziata, nostro simbolo ed emblema, ed era chiamata “‘a zizzaiola”, per via del seno prosperoso.
La prostituzione sembrava l’unico mezzo per sbarcare il lunario, intanto, le dicerie sul suo conto erano numerose. Alcuni, dicevano che fosse figlia illegittima di un ricco signore della zona, il quale, morendo, non la incluse mai nel testamento e, così, da allora, venne affidata alla pietà della R.C.S dell’Annunziata, i cui gestori, le permisero di vivere in un basso situato sotto la Pia Istituzione, un luogo malsano e sudicio, senza luce né acqua, che aveva per porte delle lamiere.
Donna Maria praticò la sua attività per anni, sotto agli occhi di tutti, col tempo, però, l’amministrazione decise di dare un taglio alla situazione che destava sconcerto a chiunque passasse per la Via Nova, o meglio, per Via Roma, ma Maria si rifiutò sempre di andare via da quel luogo, e vi rimase vino al tramonto della sua vita.
Maria Giuseppina Letizia fu ricoverata nell’ospedale psichiatrico della Maddalena e poi mendicicomio Sagliano dove lì morì il 25 marzo 1976. Dai registri risulta proveniente da Casal di Principe. La stessa risultava coniugata con tale Caterino Vincenzo di Casal di Principe, la mamma si chiamava Baldascino Maria e il padre Letizia Luigi.
Fu seppellita nel cimitero di Aversa nell’area destinata per i defunti del manicomio e la gente senza famiglia. I suoi resti sono finiti nell’ossario comune, in quanto su quelle fosse sono state costruiti dei loculi.
Luigi Cipullo
(tratto da: “Tipi di un tempo che fu” di Antonio Marino – ritratto di C. Capone)