Maddaloni. Vertice con De Filippo, Razzano rifiuta incarichi: “La svolta non è nel dare poltrone”
«Finalmente, mi sarei aspettato che questo appuntamento fosse stato convocato immediatamente dopo l’esito del ballottaggio… ». Ha esordito così il consigliere comunale del Partito Democratico e già candidato a Sindaco del Centrosinistra Giuseppe Razzano.
«Prima di avviare ogni forma di ragionamento è necessario fissare due punti fermi: il Sindaco è legittimamente eletto dal popolo e la maggioranza in Consiglio comunale è legittimamente eletta dal popolo. Bisogna premettere però che sia prima che dopo il ballottaggio, la coalizione che ha sostenuto De Filippo ha presentato dei ricorsi per sovvertire la volontà popolare, questo significa non rispettare il responso elettorale che i cittadini hanno decretato. Oggi constatiamo per la prima volta che il Sindaco ammette di non avere i numeri per governare e che quindi viviamo una situazione anomala. La condivisione di un programma sarebbe un atto di responsabilità da parte di tutti, nessuno si porrebbe contro qualcosa che può rappresentare il bene della città – ha spiegato Razzano – In queste settimane ho sentito più volte parlare del bene della città come se da una parte ci fosse una coalizione che volesse il bene dall’altra una coalizione che non lo volesse».
Razzano va poi diretto alle questioni. «In questo incontro mi sarei aspettato un cambio di rotta rispetto al passato, il nostro atto di responsabilità verso i cittadini è testimoniato dalla presenza all’appuntamento convocato dal Sindaco nel rispetto delle persone che ci hanno votato e ci hanno chiesto di ascoltare De Filippo rispetto alle prospettive della città – afferma – Questo incontro, fortemente caldeggiato dal sottoscritto, serve a testimoniare che nonostante siamo ad una sola settimana dal consiglio comunale non c’è una situazione chiara e ben definita. Il Sindaco mi chiede la disponibilità ad entrare in giunta, ma io rappresento la coalizione di centrosinistra mentre De Filippo ha con se forze di centrodestra ed è quindi chiaro che politicamente non potremmo mai sposare un discorso del genere. Mi sarei aspettato una proposta di natura diversa, Maddaloni ha bisogno di competenze e professionalità che si mettono in discussione per affrontare i problemi seri della città. Se io mi fossi trovato al posto del Sindaco avrei chiesto una disponibilità partendo si dai punti programmatici, ma avrei chiarito e definito chi dovrebbe occuparsi delle emergenze e chi dovrebbe portare avanti le soluzione alle problematiche. Mi sarei aspettato una proposta presentata dal Sindaco con l’individuazione di figure tecniche che potessero occuparsi delle problematiche, figure che fossero distinte e distanti da tutti gli schieramenti e che non avessero occupato nelle ultime tre legislature incarichi politici. I cittadini hanno dimostrato un grande distacco dalla classe politica di Maddaloni – ha chiarito ancora Razzano – numeri alla mano, il Sindaco rappresenta appena il 20% dei cittadini. Dare un segno di discontinuità rispetto al passato avrebbe potuto rappresentare il cambiamento che De Filippo ha più volte invocato in campagna elettorale. La scelta di figure competenti e capaci rappresenterebbe il vero governo di salute pubblica, non c’è bisogno del mio ingresso in giunta per parlare di salute pubblica. La salute pubblica non è spartizione di poltrone. A me e a noi non interessano: noi siamo una coalizione e De Filippo ne rappresenta un’altra. Sarebbe da irresponsabili non dare una mano sulle grandi questioni, ma l’atto di responsabilità vero spetta al Sindaco. O De Filippo cambia il suo modo di impostare un percorso o non ci sarà mai un cambiamento e questo porta solo alla sconfitta di tutti. Non è possibile che il Sindaco si presenti in consiglio comunale con una giunta e un governo politico, una giunta frutto di un mix tra persone che rappresentano la coalizione di De Filippo e i candidati alla carica di Sindaco. La disponibilità può essere assunta rispetto agli uomini che rappresentano la prospettiva di cambiamento, altra disponibilità non può essere assunta da me e dalla coalizione di centrosinistra. Se così non è ci riserviamo di valutare qualsiasi tipo di azione da mettere in campo. Il bene della città si fa con una stabilità, con una programmazione e con il rispetto delle persone che la rappresentano». Chiara e ben definita la posizione di Giuseppe Razzano e della coalizione di centrosinistra. «Aprire a tutte le forze politiche da parte del sindaco è rischioso, perché il Sindaco sarebbe sotto ricatto del singolo consigliere che, per garantire stabilità e per garantire i numeri in consiglio comunale, può solo fare richieste quotidiane volte all’interesse personale e non all’interesse dei cittadini. De Filippo deve chiarire come intende andare avanti e deve fornire una risposta su chi porta avanti le problematiche e come vengono affrontate. A me pare che il Sindaco, da quando è stato eletto, si stia costruendo solo una corazza mediatica per far passare il messaggio ai cittadini che è l’unica persona in grado di risolvere i problemi della città, purtroppo non è cosi perché chiunque al suo posto avrebbe fatto lo stesso se non di più. Caro Sindaco può andare in tutte le sedi istituzionali, ma devi far capire a tutti come intendi andare avanti. De Filippo hai un’occasione storica, quella di mettere da parte gli interessi politici e di dare una vera svolta –afferma – Io ritengo che alla città va dato il meglio, anche figure professionali che debbano venire da fuori. Invito il Sindaco in questi sette giorni che mancano al consiglio comunale di riflettere e di dare quel segnale di cambiamento che tutti ci aspettiamo».