Napoli. Emergenza incendi, discussione in Consiglio Regionale
Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Rosa D’Amelio, ha discusso dell’emergenza incendi in Campania. La decisione di affrontare la problematica, prima di esaminare gli altri punti iscritti all’ordine del giorno, è stata assunta dalla Presidenza del Consiglio regionale, d’accordo con la Conferenza dei Capigruppo e con il vice presidente della Giunta, Fulvio Bonavitacola, a seguito dell’iniziativa del Gruppo regionale del movimento 5 stelle che, con la capogruppo Valeria Ciarambino, ha chiesto che il Consiglio discutesse la mozione urgente presentata dal gruppo in materia di roghi e Terra dei Fuochi, respinta a maggioranza dal Consiglio, ed ha esposto uno striscione sul banco dell’esecutivo regionale, scatenando la “bagarre” in Aula. Nell’aprire il dibattito, il vicepresidente della Giunta regionale, Fulvio Bonavitacola, ha sottolineato che “certamente sono stati compiuti errori e si poteva fare di più, ma certamente si è fatto il massimo possibile con le condizioni date. Sulle zone di maggiore criticità abbiamo avuto mediamente quattro Canadair e circa settecento uomini impegnati, tra i quali gran parte dei dipendenti delle società regionali, in primo luogo Sma Campania, poi Vigili del fuoco e la Protezione civile regionale e tante organizzazioni di volontariato. Abbiamo avuto vari fronti di attacco: la rilevazione geosatellitare dei punti di innesco, gli orari di accensione, la loro distanza simmetrica e la loro collocazione in zone difficilmente raggiungibili per il soccorso evidenziano una strategia dolosa”. Bonavitacola ha poi annunciato che, con il coinvolgimento “di autorità scientifiche e accademiche, penso in particolare all’istituto di Agraria dell’Università ‘Federico II’, puntiamo ad approvare un programma di monitoraggio, risanamento e rimboschimento” dell’area del Parco nazionale del Vesuvio data alle fiamme, considerato che “gli incendi non hanno riguardato solo il sottobosco ma anche le chiome degli alberi, cosa che ci induce a una riflessione sui danni agli apparati radicali che potrebbero causare problemi”.
“Da giorni stiamo tenendo un presidio permanente fuori alla sede del Consiglio, un’iniziativa forte mai tenuta in precedenza in questo Consiglio regionale, per sollevare l’attenzione sulla principale emergenza del nostro territorio che sta andando a fuoco e che continua a morire di tumori e leucemie nella Terra dei fuochi e per chiedere che tutte le attività delle Commissioni e del Consiglio vengano concentrate su questa emergenza ambientale – ha spiegato la capogruppo del M5S Valeria Ciarambino – ed invece oggi in questo Consiglio regionale vorrebbero discutere l’autorizzazione alla proroga delle attività estrattive per favorire interessi economici. La giunta De Luca ha una grave responsabilità politica per la disastro ambientale provocato dagli incendi, per la perdita dei 2/3 del Parco nazionale del Vesuvio, per i veleni che le nostre popolazioni stanno respirando – ha sottolineato – tutti sanno che la Regione ha assoluta competenza nella materia della prevenzione e che essa ha totalmente fallito. La Giunta deve solo chiedere scusa alla Campania per il disastro provocato”.
“Solo bugie e demagogia contro la Regione, solo sciacallaggio di fronte ad un’emergenza che ha travolto tante regioni con una dotazione di uomini e di mezzi a livello nazionale – ha detto il capogruppo di De Luca Presidente Carmine De Pascale – , risorse che andrebbero incrementate, così come le associazioni di volontariato. Inoltre – ha proseguito De Pascale – propongo che siano le forze militari a gestire i canadair e che vengano inasprite le pene a carico dei piromani e che la giunta si faccia carico di queste iniziative”.
“Ci siamo trovati di fronte ad una emergenza imprevedibile e gravissima, di fronte alla quale ci siamo tutti attivati per dare il nostro contributo e ci vuole rispetto per coloro che hanno lavorato nella lotta attiva agli incendi” – ha detto la consigliera Enza Amato (Pd). “Presenteremo un dossier alla Procura della repubblica perché è evidente che alcuni roghi appiccati nel Vesuvio sono stati fatti da mani esperte perché sono arrivati in zone difficilmente raggiungibili e riteniamo che l’emergenza incendi sia stata architettata in maniera scientifica ed aggravata da una condizione di siccità mai verificatasi prima – ha sottolineato il capogruppo di Campania Libera, Davvero Verdi, Psi Francesco Emilio Borrelli – inoltre una delle problematiche emerse riguarda l’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato da parte dei Carabinieri che richiede un tempo necessario durante il quale, drammaticamente, si è verificata l’emergenza incendi”. “Questa Regione ha fatto il massimo di ciò che poteva fare di fronte ai roghi dolosi così come i vigili del fuoco, la protezione civile, i lavoratori della Sma, i volontari – ha detto la consigliera Loredana Raia (Pd) – bisogna adesso intervenire su quello che riguarda il dissesto idrogeologico per ripartire anche a sostegno delle attività economiche che hanno subito il danno di questi incendi”.
“Il 17 luglio mi sono attivato per convocare la Commissione di inchiesta che presiedo per approfondire le attività svolte da Sma sull’emergenza incendi, anticipando la lettera di sollecito della consigliera Ciarambino – ha sottolineato il consigliere di FdI-An Luciano Passariello– che ha aggiunto: “oggi abbiamo bruciato l’occasione di poter scrivere insieme un documento importante per evitare che ciò che è accaduto in questa emergenza incendi non accada mai più perché sono emersi ritardi e falle nell’organizzazione, oltre ad una carenza di uomini e mezzi, infatti per far fronte a questa problematica ho proposto di dare vita ad un Corpo regionale dei Vigili del fuoco e di accelerare la nascita del Polo ambientale delle società regionali”.
“In Commissione Terra dei fuochi abbiamo convocato un’audizione dalla quale sono emerse problematiche attinenti alla previsione e alla prevenzione degli incendi boschivi – ha detto il presidente Gianpiero Zinzi (FI) – mi auguro che il Consiglio tutto si applichi nella ricerca di soluzioni concrete soprattutto sul piano della prevenzione”.
“Chi deve chiedere scusa è chi fa perdere tempo in demagogia e sciacallaggio” – ha detto il Presidente della Regione Vincenzo De Luca – che ha aggiunto: “siamo orgogliosi dell’iniziativa della Regione, dell’operato della centrale di protezione civile, del personale Sma, delle migliaia di volontari. La nostra protezione civile regionale è risultata la più presente , più efficace e più impegnata, siamo intervenuti in maniera massiccia, abbiamo firmato un protocollo d’intesa con i vigili del fuoco il 13 luglio destinando, oltre ai 900 mila euro, altri 200 mila euro, tenuto conto del passaggio di ulteriori competenze ai vigili del fuoco, abbiamo applicato il vecchio piano triennale – ha sottolineato De Luca – che ha sintetizzato, infine, alcune proposte operative, tra cui: “il potenziamento e l’integrazione del piano triennale, la richiesta al governo per avere in Campania una base fissa di Canadair , un contributo agli operatori economici che sono stati danneggiati, escludendo quelli che hanno attività abusive, definire una mappatura delle situazioni più a rischio per prevenire il dissesto idrogeologico nelle aree colpite dagli incendi”. Il presidente della Regione si è soffermato sulla necessità di “uno studio sulla gestione della risorsa idrica e per il rifacimento delle reti idriche che perdono dal 35 al 47 per cento della risorsa idrica, interventi per i quali ci vogliono miliardi” e sul protocollo di intesa firmato stamani con la Prefettura che destina altri quaranta milioni per la Terra dei Fuochi.