Napoli. In fiamme anche il Faito, Borrelli: “Governo ha indebolito il sistema di prevenzione”
“Dopo i tanti piccoli e grandi roghi nella terra dei fuochi e l’incendio devastante del Vesuvio ora comincia a bruciare anche il Monte Faito e questo, insieme ai primi rilievi degli esperti, conferma che dietro le fiamme che stanno distruggendo varie aree della Campania ci sia una mano criminale che approfitta della mancanza di uomini e risorse per creare il disastro che stiamo vivendo”. A denunciarlo i Verdi, con il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione Terra dei fuochi, il portavoce regionale del Sole che ride, Vincenzo Peretti, e il consigliere comunale di Napoli, Stefano Buono, residente nell’area vesuviana.
“Purtroppo stiamo pagando le conseguenze di scelte scellerate come l’abolizione del corpo forestale e la mancanza di uomini e mezzi per la prevenzione e lo spegnimento degli incendi” hanno aggiunto sottolineando che “è assurdo che, per avere altri canadair in soccorso a quelli già operanti, si sia dovuto aspettare che l’incendio fosse già sviluppato su un’area vastissima e che siano dovuti partire da Roma”.
“Nonostante quello che sta succedendo sia ormai noto, nonostante il disinteresse di molti media, però, ancora non c’è una presa di posizione forte da parte del Governo che non ha convocato un tavolo interistituzionale per coordinare gli interventi e salvare il salvabile e cominciare a programmare la riqualificazione che, stando alle prime stime, non costerà meno di 30 milioni solo per poter ripiantare gli alberi” hanno continuato aggiungendo “l’assurdità che si continui a sottovalutare quel che sta succedendo e solo oggi il solo ministro Galletti arriverà a Ottaviano per un primo incontro”.
“Pochi stanno evidenziando poi la strage di animali selvatici a cui si potrebbero aggiungere anche le morti dei tanti cani e gatti ospitati in strutture che ormai rischiano di essere raggiunte dalle fiamme e per le quali si sta muovendo solo la solidarietà degli animalisti e dei privati” hanno aggiunto i Verdi per i quali “in attesa di accertare se sono vere le ipotesi che i criminali che hanno incendiato il Vesuvio abbiano usato dei gatti per estendere le fiamme, bisogna intervenire immediatamente per mettere in sicurezza tutti gli animali che stanno rischiando la vita”.
“Un altro fronte riguarda quello dell’elenco dei terreni incendiati che devono essere dichiarati inedificabili per scoraggiare quanti appiccano il fuoco per poter poi chiedere licenze edilizie e non avere ostacoli” hanno aggiunto Borrelli e Buono precisando che “al momento sono pochi i comuni che l’hanno fatto soprattutto perché lamentano l’assenza di personale tecnico adeguato a portare avanti la catalogazione”.