Napoli. Panathlon, Pietro Sanguineti si dimette da Governatore dell’Area 11
Pietro Sanguineti, un notevole curriculum sportivo dilettantistico nel nuoto, canottaggio, calcio, tennis e amministrativo essendo anche stato consigliere e vicepresidente del Circolo Canottieri e Presidente del Panathlon club di Napoli per 4 anni, dal 2010 al 2013, e Governatore dell’Area 11 dal marzo 2016. L’obiettivo principale del Panathlon, l’associazione culturale in campo sportivo, fondata a Venezia il 12 giugno 1951, cresciuta dapprima in Italia e divenuta internazionale dagli anni 60, riconosciuta dal CIO (Comitato Olimpico Internazionale) ed associata a SportAccord un’associazione che raggruppa federazioni sportive internazionali e Comitato Internazionale per il Fair Play (CIFP), è la promozione dei valori alla pratica dell’attivistà sportiva e della funzione che lo sport deve avere.
Il compito del Governatore, in questo caso Sanguineti (fino a ieri mattina costretto a consegnare le proprie dimissioni) era quello di coordinare le varie attività del club, preservando la regolarità (essendo il responsabile) verso il “Distretto Italia”, che ha in sede a Rapallo, di quello che accade nel proprio territorio.
«Sempre al fianco dei giovani e lontano dagli interessi, – dichiara Sanguineti – durante l’assemblea annuale svoltasi ad Ariano Irpino il 12 marzo scorso, venivo lodato per la mia attività e per il mio operato, dopo alcuni mesi ricevo una lettera al quanto negativa che desta sfiducia, firmata da 6 presidenti su 11 e nel giorno successivo ho ricevuto altre intimazioni a convocare l’assemblea dell’Area 11 per dare le mie irrevocabili dimissioni. A questo ho informato subito la sede di Rapallo, spiegando i fatti personalmente e sono rimasti basiti per tali comportamenti al di fuori di ogni norma, ed ho convocato l’assemblea dell’Area 11 ove ho rassegnato le mie irrevocabili dimissioni inorridito da tali comportamenti».
L’assemblea di fatto si è tenuta ieri mattina presso la “Sala Ulisse” dell’hotel Mediterraneo di Napoli assieme ai presidenti dei vari club campani che dopo aver dato il loro dissenso si sono alzati lasciando l’aula ancor prima che Sanguineti potesse parlare o esprimersi.
Chiude così l’ex Governatore: «in effetti sembrava esser tutto scritto e deciso. Si sono persi quei valori che sono altissimi nella pratica sportiva, sia morali che sostanziali che lo sport deve avere nell’era moderna, combattendo tutti quei guasti che le pressioni d’interessi, possono provocare nello sport».
Emanuele Arciprete