Promozione. Giordano e Bruscolotti in visita al Quartograd
Bel pomeriggio di calcio allo stadio Giarrusso di Quarto. La juniores del Quartograd ha sfidato una selezione composta dai migliori giovani della Campania. Una partita che, al di la del risultato, ha consentito a tutti i ragazzi di mettersi in mostra. Sugli spalti, mescolati ai numerosi spettatori, diversi addetti ai lavori tra cui Bruno Giordano (ex attaccante dell’Italia, della Lazio, ma soprattutto del Napoli con cui ha vinto il primo scudetto nel maggio 1987) e Giuseppe Bruscolotti (degli azzurri è stato lo storico capitano prima di cedere la fascia a Maradona).
Entrambi hanno sentito parlare della “squadra del calcio popolare” che, dal nulla, in cinque anni è arrivata dalla Terza Categoria alla Promozione, consolidandosi costantemente, ed hanno voluto approfondire la conoscenza. Il roccioso ex difensore, soprannominato “Pal e fierr” dai tifosi partenopei, ha anche sottoscritto l’abbonamento che gli consentirà di seguire le partite interne ufficiali dei blaugrana.
“Dire che siamo stati contenti della loro presenza è molto riduttivo – dice il direttore sportivo Daniele Gelotto (in foto) – Siamo onorati di averli avuti con noi, di esserci potuti confrontare sul calcio, ma soprattutto di aver potuto esporre il nostro progetto che cresce continuamente ed in maniera importante. Presto comunicheremo le novità inerenti la rosa ed alcune iniziative che stiamo definendo. Il Quartograd si sta rafforzando sia sul piano tecnico sia su quello dirigenziale con l’innesto di figure importanti, di esperienza quali Nicola Di Criscio e Luigi Pugliese, che hanno deciso di darci una mano, affiancando i dirigenti Giorgio Rollin, Enrico Frangioni, Giuseppe Barrucci, Marco Garritani, Salvatore De Luca nel lavoro da svolgere per disputare al meglio il campionato di Promozione, quello juniores, e non solo. Siamo pieni di idee, carichi di entusiasmo, voglia di tenere alto il nome della città di cui rappresentiamo la prima squadra”.
Molto soddisfatto anche il presidente Davide Secone che ha ribadito i valori fondanti del Quartograd, ovvero, un calcio che sia un momento di aggregazione, di socializzazione, di sano confronto. Uno sport che deve essere vissuto con grande passione, gioia così come accaduto nello scorso lustro e, recentemente, in quest’amichevole in cui i diversi giovani scelti dalla dirigenza blaugrana hanno confermato di meritare la fiducia della società.