Roma. “Il diritto della follia”, confronto su tso e misure di sicurezza

Sabato 22 Luglio, dalle ore 10 alle 19 nella sede di via Bargoni 40 a Roma, Radicali Italiani organizza una giornata di confronto sul tema del “Diritto della follia”. Al centro dell’incontro le misure psichiatriche “involontarie” in ambito civile e penale. Si discuterà quindi dell’istituto del Trattamento sanitario obbligatorio, con la proposta di riforma elaborata da Radicali Italiani, e delle misure di sicurezza.

Tra gli altri, interverranno:

– il prof. Antonio Cavaliere, ordinario di diritto penale presso L’ università Federico II di Napoli, sul superamento delle misure di sicurezza;

– l’Avv. Michele Capano, tesoriere di Radicali Italiani, sulle ragioni e i contenuti della proposta di riforma del Tso elaborata da Radicali Italiani;

– Grazia Serra, nipote di Franco Mastrogiovanni, morto nel 2009 a Vallo della Lucania durante un Tso dopo 87 ore di ininterrotta contenzione meccanica.

“Radicali Italiani ha intrapreso un percorso di conoscenza e approfondimento sia rispetto alla logica “segregazionista” che la legge 180 non è riuscita a cancellare ma solo a rendere meno visibile, sia all’universo doloroso degli abusi subiti dai pazienti di psichiatria”, dichiara Michele Capano. “Occorre superare la realtà penalistica delle misure di sicurezza per i non imputabili, che impone la cura farmacologica come sanzione penale, e riformare profondamente il Tso introducendo diritti e garanzie oggi assenti. Purtroppo proprio come ai tempi di Franco Basaglia, isolato e vilipeso dai suoi colleghi, la ‘psichiatria organizzata’ continua a porsi in una posizione difensiva e conservatrice.

Da una parte il “Forum salute mentale”, teoricamente più progressista, avanza una riforma del Tso che rifiuta di valorizzare la persona oggetto di trattamento e le sue prerogative e perpetua invece il potere incontrollato dei medici. Dall’altra la Sip (Società italiana di psichiatria) assume una posizione ultraconservatrice, pur aprendo – dopo 40 anni – quantomeno alla “notifica” del provvedimento di Tso all’interessato, oggi non prevista dalla legge. Più attenta la Siep (Società di epidemiologia psichiatrica), che con il Presidente Fabrizio Starace ha manifestato interesse alla proposta di Radicali Italiani. Di tutt’altro segno la risposta del mondo del diritto, con l’adesione alla nostra proposta di riforma dell’Unione delle Camere Penali. L’incontro di domani con le realtà associative impegnate su questo fronte, è un tentativo di fare rete per riformare un sistema – quello dei trattamenti psichiatrici involontari – che già oggi riteniamo in contrasto con la Carta costituzionale, con la Convenzione Europea dei diritti dell’Uomo, con convenzioni e risoluzioni stipulate nell’ambito delle Nazioni Unite”, conclude Capano.

Redazione

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