Roma. Serra: “Emergenza idrica, ecco le falle nella gestione”

“La tanto annunciata emergenza idrica è arrivata anche a Roma. Con problemi e criticità. Ma anche con tante falle. E impongono a tutti, amministratori e cittadini, una seria riflessione. Partendo dai razionamenti. La più eclatante, tra le notizie che si rincorrono, è quella della chiusura fontane. Nella Capitale, come a Città del Vaticano. Peccato, però, che le stesse siano a riciclo continuo, dunque non si perderebbe nemmeno un millilitro d’acqua. O come la chiusura dei nasoni, che costituiscono appena lo 0,1% dello spreco idrico. E costituisce di per se un problema, visto che migliaia di turisti, ogni giorno, ricorrono alle stesse per abbeverarsi”. Lo dichiara Pietro Serra, presidente di AFI – Alternativa Futura Italia.

“Alla fonte del problema, mi venga perdonata la battuta, è l’uso spropositato del Lago di Bracciano. Ma il problema stava a monte, visto che, lo stesso, era necessario come riserva. Allora a che serve razionare l’acqua? Ad esempio coloro che vivono Roma tutta la settimana, nel weekend sono meno propensi a stare nella Capitale, recandosi nei luoghi di villeggiatura o parchi acquatici. Dunque che fare? Intervenire sulla rete per toppare le falle? Anche questo sarebbe inutile, visto che parliamo di tubi colabrodo che non possono più essere sostituiti localmente, ma in toto, per diverse centinaia di km. Cifre per milioni, forse miliardi di euro, che i cittadini italiani non possono accollarsi. E le Istituzioni, che fanno? Litigano. Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, se la prende con Trump. Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, si arrampica agli specchi dando la colpa al Governo nazionale. Uno scarica barile penoso, peraltro già visto”.

“E’ vero che i cittadini non sono mai stati educati al rispetto idrico, che passa dal controllo dei rubinetti alla chiusura degli stessi mentre ci si lava i denti o rade la barba, come la doccia rispetto al bagno, o l’impostazione a ciclo economico dei principali elettrodomestici, quali lavatrici o lavastoviglie. Ma almeno ci venga risparmiata l’inutile retorica di chi, senza o per giusta causa, parla a sproposito di una situazione che nuocerà solo ed esclusivamente ai cittadini”.