San Cipriano. Favoreggiamento mafioso, arrestato l’ex consigliere comunale Paolella
Nella mattinata di ieri, a San Cipriano d’Aversa, la Polizia di Stato di Caserta ha tratto in arresto PAOLELLA Francesco, di anni 60, destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Napoli – Ufficio Esecuzioni Penali –. L’arrestato, insegnante di religione, ex consigliere del Comune di San Cipriano d’Aversa, dovrà scontare la pena di due anni, undici mesi e tredici giorni di reclusione perché colpevole del delitto di favoreggiamento in concorso, aggravato dal metodo mafioso.
Il personale della Squadra Mobile di Caserta riusciva a rintracciarlo e ad arrestarlo, conducendolo presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere.
Il provvedimento scaturisce da un’indagine che ha visto coinvolto PAOLELLA unitamente ad altri 14 indagati, per il reato di associazione per delinquere di stampo mafioso e favoreggiamento personale aggravato dal metodo mafioso, in quanto partecipava, unitamente agli altri, al gruppo camorrista facente capo a IOVINE Antonio, detto “o’ ninno”, di cui agevolavano costantemente la latitanza fornendogli alloggi, appoggi logistici, schede telefoniche ed occupandosi della riscossione delle estorsioni, i cui proventi erano destinati al mantenimento degli affiliati e delle famiglie dei detenuti, e della latitanza dello stesso capoclan. Inoltre, si occupavano della latitanza di MARTINELLI Enrico, braccio destro e luogotenente del boss Antonio IOVINE.
Stessa sorte ha avuto MARTINELLI Francesco, di anni 40, che è stato intercettato a San Cipriano d’Aversa nella serata del 30 giugno, con le valigie pronte. Il personale della Squadra Mobile riusciva prontamente a bloccarlo e a trarlo in arresto. Anche il MARTINELLI è destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla citata Procura della Repubblica, riguardante la medesima indagine, per il quale dovrà espiare la pena residua di due anni, undici mesi e sedici giorni di reclusione, in quanto ritenuto colpevole, in concorso con altri, tra cui il predetto PAOLELLA, del reato di favoreggiamento con l’aggravante del metodo mafioso. Anche il provvedimento di carcerazione che ha interessato il MARTINELLI, è scaturito dall’indagine in cui sono state coinvolte 15 persone, indagate a vario titolo per il reato di associazione per delinquere di stampo mafioso. Dopo le formalità di rito anche il MARTINELLI è stato associato presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere.