Sant’Arpino. Multiservizi, il sindaco Dell’Aversana invia dettagliato esposto alla Corte dei Conti
In merito alla complicata e fallimentare gestione della società in house del comune, la famigerata EcoAtellana Multiservizi è stato inviato alla Corte dei Conti un dettagliato esposto di oltre dieci pagine e numerosi allegati. Il sindaco Giuseppe Dell’Aversana attraverso un post su facebook ha dato comunicazione che in ossequio ai dettami del codice di giustizia contabile, il decreto legislativo 174 del 26 agosto 2016, con protocollo numero 7546/17 l’esposto è stato inviato al procuratore della Corte dei Conti presso la sezione giurisdizionale della corte dei conti per la Campania. Il codice di giustizia contabile impone ai vertici delle pubbliche amministrazioni che vengono a conoscenza di fatti che possono dare luogo a responsabilità erariali di presentare denuncia alla Procura della Corte dei conti territorialmente competente. Con l’esposto di ben dieci pagine e numerosi allegati, viene ricostruita la vicenda contabile della Multiservizi comunale che è stata ormai messa in liquidazione dal consiglio comunale.
“A breve con la nomina del liquidatore – dichiara il sindaco Dell’Aversana – si chiuderà una pagina e se ne aprirà un’altra. Purtroppo la messa in liquidazione era l’unica soluzione praticabile, noi ci impegneremo al massimo per salvare i livelli occupazionali. Per quanto ci riguarda abbiamo fatto l’impossibile, basti pensare che nel corso del mio anno di sindaco abbiamo versato per servizi al’azienda più di 900.000 euro.”
L’azienda dopo dodici anni di attività chiude con quattro bilanci consecutivi non approvati, un debito nei confronti di Equitalia di 600.000 euro, un rosso in banca di 50.000 euro, un debito verso fornitori e professionisti di oltre trecentomila euro ed un TFR non accantonato per oltre centomila euro. A questi debiti dovrà trovare soluzione il liquidatore. In questa paradossale situazione il comune a sua volta deve alla EcoAtellana Multiservizi oltre 450 mila euro. Debiti della società e debiti del comune, a cui sostanzialmente dovranno far fronte le casse comunali. Ora alla Corte dei Conti toccherà individuare i responsabili di questo colossale fallimento ai danni delle casse comunali.