(VIDEO) Aversa. La protesta di Santulli finisce sulle agenzie nazionali

Protesta eccentrica al Consiglio comunale di Aversa (Caserta), dove era all’ ordine del giorno la questione della mancata costituzione di parte civile del Comune nel processo a carico del sindaco Enrico De Cristofaro, imputato per corruzione e turbativa d’asta. La giunta guidata dallo stesso De Cristofaro aveva deciso il 21 giugno scorso di non procedere alla costituzione di parte civile nel processo. Oggi la maggioranza ha impedito che il Consiglio si pronunciasse sulle delibera dell’ esecutivo facendo scoppiare la protesta dell’opposizione.

Il consigliere Paolo Santulli, ex deputato di Forza Italia, è salito sui banchi dell’ aula del Consiglio, camminandoci sopra, e gridando di essere “di fronte ad atteggiamenti camorristici della maggioranza”. Santulli è stato allontanato dall’ aula e l’opposizione ha poi fatto mancare il numero legale. “Ho calpestato simbolicamente i banchi del consiglio come la maggioranza ogni giorno calpesta la città e la partecipazione democratica”, ha detto Santulli (clicca qui – guarda il video).

Molto critico anche il del Pd Marco Villano. “E’ stato impedito, per ben due volte, il dibattito in consiglio comunale, ora la maggioranza spieghi alla città chi ha paura del confronto sulla costituzione di parte civile nel processo ‘The Queen’ e che cosa stanno difendendo.

De Cristofaro finì in carcere il 15 marzo scorso nell’ inchiesta cosiddetta “The Queen” che portò all’arresto di decine di persone, tra le quali l’ex assessore regionale Pasquale Sommese. Per gli inquirenti De Cristofaro, nel periodo precedente alla elezione a sindaco (è stato eletto nel 2016), quando rivestiva la carica di presidente dell’ Ordine degli Architetti di Caserta, avrebbe turbato la gara d’appalto indetta dall’ Adisu (Agenzia per il diritto allo studio universitario) per la ristrutturazione della Casa dello studente, facendola aggiudicare all’azienda dell’imprenditore Mario Martinelli, ritenuto vicino al clan dei Casalesi.

Ma per la giunta il Comune non avrebbe titolo per costituirsi, in quanto la Casa dello Studente, si legge nella motivazione della delibera del giugno scorso, “è stata concessa dal 2010 in comodato d’uso all’Adisu, e lo è tuttora, per cui il Comune non possiede l’ immobile e non sarebbe dunque parte offesa”, condizione preliminare per potersi costituire parte civile.

(ANSA)

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Redazione

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