Agguato in Puglia, chiesa stracolma ai funerali dei due contadini uccisi
Centinaia e centinaia di persone hanno partecipato, nella chiesa Ss. Annunziata di San Marco in Lamis detta anche ‘Collegiata’, ai funerali dei fratelli Luigi e Aurelio Luciani, i due contadini di San Marco in Lamis uccisi mercoledì scorso con colpi di arma da fuoco, probabilmente perché testimoni scomodi dell’assassinio del boss Mario Luciano Romito e del suo cognato e autista Matteo De Palma. La chiesa. Tanto dolore e commozione sui volti della gente del paese. Nella sua omelia il parroco, don Pietro Giacobbe, ha più volte fatto riferimento al sacrificio di Gesù Cristo sulla croce. “Ci chiediamo – ha detto tra l’altro il sacerdote – perché è successo a noi. Non abbiamo risposte”. In mattinata, in forma strettamente privata per il divieto di funerali pubblici imposto dal questore di Foggia, Mario Della Cioppa, si è svolto il rito funebre per Romito e De Palma.
Sono stati inseguiti e ammazzati con ferocia i due contadini di San Marco in Lamis, i fratelli Luigi e Aurelio Luciani. I fratelli – è emerso dalle autopsie – sono stati ammazzati dai killer con colpi sparati con il fucile d’assalto AK 47 Kalashnikov: Aurelio Luciani che aveva tentato di fuggire uscendo dall’auto, è stato raggiunto da due colpi al fianco e uno al gluteo; il fratello Luigi è stato ucciso con due colpi alla testa e uno alla nuca.
E’ stato ucciso con due fucilate alla nuca il boss di Monte Sant’Angelo Mario Luciano Romito. E’ quanto è emerso dalle autopsie eseguite nell’istituto di medicina legale di Foggia delle quattro vittime dell’agguato a San Marco in Lamis. La stessa sorte è toccata al cognato di Romito, Matteo de Palma, che era l’autista del boss: anche lui è stato ucciso con un colpo di fucile alla nuca. I due fratelli contadini, uccisi perchè testimoni involontari del duplice omicidio, sono stati giustiziati con colpi sparati a distanza ravvicinata.
(ANSA)