Aversa. Omicidio Vincenzo Ruggiero, spuntano nuovi particolari sul brutale delitto
Emergono ulteriori particolari sull’omicidio di Vincenzo Ruggiero, il 25enne assassinato la sera del 7 luglio 2017, nell’abitazione di via Boccaccio ad Aversa.
In queste settimane, dal giorno della scoperta dell’omicidio, sono state numerose le notizie circolate circa la dinamica dell’agghiacciante e brutale delitto. Ebbene, da indiscrezioni, l’arma usata è una 7,65 e non una calibro 22 dalla quale Guarente ha esploso 2 colpi che hanno privato della vita il povero Vincenzo, colpevole solo di essere un giovane amato, solare e ben voluto da tutti, qualità che hanno attirato le ire dell’assassino.
Vi è di più, l’ipotesi che sia stato usato dell’acido e una motosega per cercare di smembrare il corpo di Ruggiero, è sbagliata, infatti, Ruggiero,è stato trasportato morto nel garage di Ponticelli ed è stato seppellito nella calce viva, e quindi verosimilmente, è stata la reazione chimica a contatto con il corpo che ha fatto si che il cadavere si rompesse in più pezzi e che la pelle e i muscoli si bruciassero, stando a questa dinamica,la testa e l’avambraccio di Ruggiero, si trovano ancora nel garage di Ponticelli, e in nessun altro luogo, poichè si è sgretolato lì, durante l’occultamento.
Inoltre sembrerebbe che gli inquirenti stiano lavorando all’individuazione di altri complici di Guarente, che lo abbiano aiutato a portare a termine il suo disegno criminoso. Nei prossimi giorni, ci saranno ulteriori sopralluoghi presso il garage, di Ponticelli, a cui prenderanno parte, come già da settimane, gli esperti forensi della Procura e la criminologa Alessandra Sansone, consulente di parte della famiglia Ruggiero. Stamani, intanto, si è concluso un altro sopraluogo a Ponticelli, nel garage degli orrori, dove sono stati repertati alcuni materiali, che saranno esaminati, e che potrebbero dare ulteriori elementi validi alle indagini, ancora in corso. E’ caccia ai complici di Guarente e presto la testa e l’avanbraccio potrebbero essere ritrovati e finalmente la famiglia potrà dare un degno funerale a Vincenzo.
di Christian de Angelis