Basket Serie A2. Cuore Napoli, Antimo Lubrano è il nuovo direttore generale
La Generazione Vincente Cuore Napoli Basket è lieta di annunciare un nuovo ingresso nella propria famiglia. L’organigramma azzurro, infatti, si arricchisce di una nuova figura di grande spessore: Antimo Lubrano sarà il nuovo Direttore Generale ed avrà competenze nell’area tecnica e societaria. Si tratta di un ritorno a casa per Lubrano che è entrato nel mondo del basket nel 1995 come responsabile marketing della Serapide Pozzuoli. Due stagioni dopo ha assunto il ruolo di team manager della stessa società che, poi, nel 1999/2000, è diventata SS Basket Napoli, con la quale ha collaborato ininterrottamente fino al 2008, prima di passare alla Juve Caserta dove è rimasto per nove anni.
“Sono molto orgoglioso di accogliere un personaggio di grande importanza nella nostra famiglia – ha annunciato il presidente Ciro Ruggiero -. Da questa stagione la nostra società avrà un valore aggiunto che porta il nome di Antimo Lubrano, un’ottima persona ma soprattutto un grande professionista. La sua carriera parla da sola. La sua forte motivazione e il suo entusiasmo per questa nuova avventura mi hanno riempito il cuore. Sono convinto che con lui all’interno del nostro organigramma potremmo fare uno step in più in quel processo di crescita costante che ci sta contraddistinguendo. Con gioia gli auguro un caloroso in bocca al lupo per questa nuova esperienza”.
“E’ un’emozione fantastica tornare lì dove ho messo i miei primi passi nel basket e dove mi sono tolto tante soddisfazioni sportive – ha esordito Antimo Lubrano -. Napoli è speciale e chi mi conosce sa quanto è importante per me far parte di questo nuovo progetto. Ho avuto modo di confrontarmi con il presidente Ciro Ruggiero e devo dire che sono stato impressionato in modo positivo dalla sua personalità. Credo molto in lui e nel progetto Cuore Napoli ed è per questo che entro a far parte di questa bella famiglia. Spero e credo che con il lavoro e l’abnegazione a servizio di questa società si possa dare continuità a quanto di buono fatto nell’arco di sei anni dal presidente”.