Carinaro. PD contro i Masi: “Sogno di una sbornia di mezza estate!”

È certamente dovuta ad una ubriacatura di sole la manifestazione di giubilo con la quale il prof. Biagio Masi, ed il suo petulante e polemico nipote Stefano, hanno salutato la delibera n. 36 del 3 agosto 2017, con cui la Commissione Regionale di Garanzia del PD si è pronunciata sull’ultimo congresso cittadino del Circolo di Carinaro (leggi qui).

Sul punto riteniamo di dover tranquillizzare i cittadini ed i nostri elettori, perché siamo certi che la Commissione Nazionale di Garanzia del Partito, a cui sarà sottoposta al vaglio tale ultima deliberazione, saprà ricollocare nei giusti termini la situazione. Ma in questa sede non vogliamo tediare i nostri simpatizzanti con delle discussioni giuridico – statutarie; ma crediamo importante replicare alle deliranti affermazioni che parlano di un “lento ed inesorabile declino del PD di Carinaro”.

Il Circolo di Carinaro ha ritrovato una vivacità, un’unità interna, una comunanza di valori in cui riconoscersi, mai vissuta prima.
Ed è proprio questo nuovo clima politico, che si è creato e che sicuramente non verrà incrinato da una decisione che si fonda su motivazioni squisitamente formalistiche, che evidentemente più disturba la famiglia Masi.

A questi signori – che per anni hanno riproposto, in favore di due fratelli (Mario e Biagio) la diarchia Sindaco e Segretario cittadino, anomalia unica sul territorio provinciale (e forse in tutta Italia) e che improvvisamente si sono innamorati della parità di genere negli organismi direttivi – vorremmo chiedere ma quante i, nei passati mandati congressuali, in cui lo stesso Biagio ricopriva la carica di segretario, hanno fatto parte del direttivo cittadino? La risposta è nessuna! Così come vorremmo chiedere chi è stato l’artefice della spaccatura all’interno del locale Circolo di Carinaro, per aver impedito che il Partito presentasse una propria lista, se non l’Ex segretario Biagio Masi?

Chi è che ha provocato la lunga fase commissariale, a seguito delle dimissioni da segretario, indotte dalla mozione di sfiducia presentata dall’allora direttivo, per non aver voluto riconoscere l’attuale Amministrazione comunale a guida PD? Chi è che ha sempre rifiutato ogni proposta di dialogo, anche innanzi agli organi provinciali, se non la famiglia Masi? A meno che la stessa non fosse stata basata su di una meramente logica spartitoria “a voi l’amministrazione, a noi (Masi) il partito”.

A questi signori che, oggi, si riempiono la bocca con parole come legalità, democrazia, parità di genere; vogliamo replicare che tali valori, che per noi rappresentano il punto di riferimento della nostra azione politica, per loro valgono soltanto quando sono altri a governare, per poi dimenticarsene quando sono loro stessi a detenere il potere. Ma possono essere sicuri che tale circostanza, che per ora rappresenta solo un ricordo, rimarrà in futuro solo un desiderio; perché i tempi sono cambiati, noi siamo cambiati, Carinaro è cambiata!

Il Segretario ed il Direttivo di Circolo del PD di Carinaro

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Redazione

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