Caserta. Ospedale, lettera di encomio per il direttore della Neurochirurgia De Marinis
L’Azienda Ospedaliera di Caserta “Sant’Anna e San Sebastiano” ha intrapreso quel nuovo corso su cui si sta impegnando fattivamente il direttore generale Mario Ferrante, spronando e valorizzando le risorse professionali presenti nel nosocomio. Risuonano ancora nell’Aula Magna le parole con cui il manager si presentò ai dipendenti: «Questo è un ospedale di alta specializzazione. Lo è di nome, ma deve esserlo anche di fatto e soprattutto deve essere riconosciuto come tale». Ebbene, arrivano i primi riconoscimenti e riscontri positivi proprio da parte dell’utenza. È pervenuta al manager la lettera di encomio di un cittadino che ha potuto constatare la qualità dell’accoglienza e dell’assistenza sanitaria offerta. Questo il testo della missiva:
«Desidero rivolgere un plauso alla struttura d’eccellenza e allo staff del reparto di Neurochirurgia del direttore Pasqualino De Marinis, che ha operato con successo, con competenza settoriale e “arte” un grosso tumore della regione frontale, per la locazione della via di accesso al tumore, di difficile approccio. Un doveroso grazie al personale medico, infermieristico e tecnico, un ringraziamento ulteriore alla gentilezza e umanità in primis del direttore Pasqualino De Marinis, persona e professionista esemplare, ma soprattutto a modo, per la sua spiccata disquisizione fattaci al momento del colloquio preoperatorio. Da ricordare e ringraziare inoltre il dottore Ettore Sannino, colui che prese in carica la paziente al suo ricovero in preda a uno stato soporoso e di notevole assenza di lucidità. Fin dal primo minuto ci siamo affidati alla eccelsa professionalità del dottore Sannino che con modi garbati e con grande senso di responsabilità ha affidato la paziente nelle mani del direttore di struttura in modo da poter organizzare in brevissimo tempo l’avvenuto intervento chirurgico. È giusto ricordare che, nella spiacevole avventura di vita trascorsa, abbiamo potuto constatare che si può avere fiducia in alcuni uomini e che la struttura ospedaliera di Caserta “Sant’Anna e San Sebastiano” è una realtà più che positiva in Italia.
Un ulteriore ringraziamento a tutto il personale infermieristico, al medico anestesista e al personale di sala operatoria. Voglio infine a nome di tutta la famiglia della paziente augurare al dottore De Marinis lunga vita, perché lui forse è nato predestinato per salvare molte vite, o quanto meno per alleviare sofferenze altrui, sperando quanto prima di incontrarlo per ringraziarlo di persona»