Cesa. Lavoratori DHI, nulla di fatto in Prefettura: Flaica CUB verso lo sciopero
“In data odierna si è tenuta la tanto attesa riunione in Prefettura per esperire il tentativo obbligatorio di conciliazione, previsto dalla L.146/70. Presenti anche l’azienda DHI s.p.a. ed i rappresentanti del Comune di Cesa. Nella riunione abbiamo ribadito il Nostro dissenso sui tempi e sui modi scelti dall’azienda per rivendicare il pagamento delle fatture scadute al Comune, rimproverando la stessa per la poca professionalità dimostrata, sarebbe stato più serio convocare le parti interessate ed affrontare la questione molto prima”. Lo dice in una nota l’organismo sindacale Flaica CUB Caserta.
“Abbiamo condannato senza mezzi termini la scelta operata dall’azienda di lasciare senza soldi 12 famiglie nel mese di agosto, a tal proposito abbiamo anticipato al Comune che presenteremo un’apposita richiesta per chiedere il pagamento diretto delle retribuzioni attraverso l’applicazione del comma 6 dell’art. 30 del D.lgs 50/16 (Nuovo Codice sugli Appalti Pubblici), per ogni retribuzione scaduta. Definiamo delittuoso l’atteggiamento della DHI s.p.a., la quale, per raggiungere il proprio scopo ha avuto la brillante idea di non pagare gli stipendi agli operai, ignorando una cosa molto più importante che dietro ogni operaio ci sono dei nuclei familiari e delle spese di vario genere da sostenere. Per quanto riguarda gli impegni assunti dai responsabili del Comune, è giusto precisare che, se tutto va bene, gli operatori riceveranno lo stipendio di luglio non prima della prossima settimana. Per questo motivo, abbiamo ritenuto negativo l’esito della riunione riservandoci di proclamare una prima giornata di sciopero e lasciare vigente lo stato di agitazione. Da censurare, infine, le dichiarazioni rese dal responsabile sindacale della Fiadel, il quale prima ha contestato il comportamento assunto negli ultimi giorni dagli operatori ecologici di Cesa e poi, con molta superficialità, si è dichiarato soddisfatto per gli impegni assunti dal Comune accontentandosi delle ipotesi enunciate dal consulente del lavoro inviato dalla DHI s.p.a., il quale con un evidente imbarazzo non ha potuto affermare con certezza quando saranno pagati gli stipendi agli operai”.