Marcianise. Incendio deposito automezzi, Velardi ribadisce: “Il proprietario è un albanese”
Rabbia. Rabbia. Rabbia. E’ quella che si nota negli scritti di Antonello Velardi, sindaco di Marcianise, in merito all’incendio avvenuto nella giornata di ieri in un deposito di automezzi sulla SP335 (leggi qui).
Il primo cittadino marcianisano ha ribadito più volte le conseguenze dell’incendio.
“Cari amici, buonasera a tutti. Ho letto anche oggi diversi interventi a proposito dell’incendio di ieri e sono ancora senza parole. Ma non voglio qui polemizzare, mi interessa di più aggiornarvi su quella che era ed è una tragedia. Andiamo con ordine. L’Arpac ha effettuato stamattina dei nuovi rilievi e ha potuto verificare che la situazione sul posto dell’incendio non era peggiorata, anzi era migliorata. Da qui la decisione – d’accordo con la prefettura – di non assumere decisioni forti per la giornata di oggi e attendere i risultati finali lunedì. Attenzione: non vuol dire che non è accaduto nulla. È disastro ambientale, questo è certo. Vi fornisco solo un dato che vale per tutti. L’Arpac ha rilevato la scorsa notte un dato clamoroso di presenza del benzene: 190 milligrammi per metro cubo. Sapete qual è la quantità tollerata per legge? Cinque milligrammi per metro cubo. Il benzene è l’effetto di particolari combustioni, a partire dalla benzina. Il benzene è quella sostanza che evapora in aria quando facciamo rifornimento al distributore. Sul luogo dell’incendio ce ne era una quantità 40 volte quella consentita. È certo che l’abbiamo inalata anche noi. Non vi dico degli altri dati. Fortunatamente stamattina la situazione era migliore ma ormai la tragedia era consumata. Chi è il responsabile? C’è un’inchiesta, si indaga per incendio doloso. Qualcuno con dolo ha appiccato le fiamme. Chi non lo sappiamo, speriamo di saperlo. Quanto al resto, dovrei stare zitto ma non ci riesco. Stamattina abbiamo effettuato un sopralluogo sulla struttura: non c’è nulla in regola. Ripeto: nulla. I camion che stazionano lì sono un abuso ed è un abuso collettivo tutto il resto. Ho letto le dichiarazioni di quell’attore che fa capire di essere il proprietario della struttura o comunque parla da imprenditore. Ma lui lì si è fatto assumere da dipendente, non è il titolare: alla nostra polizia municipale ha esibito una basta paga da dipendente a tempo indeterminato. Il proprietario è un albanese che al momento non si trova e che finora abbiamo visto solo in foto sul suo profilo Facebook mentre è in vacanza. Per chiudere la struttura lunedì prossimo dobbiamo notificare l’atto all’albanese se ci fa la cortesia di farsi rintracciare. Ecco, se ci fa la cortesia. L’attore nel frattempo chiede ed ottiene la solidarietà per quello che è accaduto ma dimentica di dire che stanotte ha rifiutato di farsi notificare un’ordinanza del Comune di evacuazione per motivi di pubblica incolumità, che vive lì in una casa abusiva, che tutto il piazzale con i camion è abusivo, che nel frattempo parla da padrone ma ha ceduto la società ad un albanese che non si trova e che quindi sospettiamo essere una testa di legno, che nel piazzale c’era abusivamente una cisterna e che quella cisterna è andata a fuoco e noi abbiamo respirato il benzene nelle percentuali che vi ho descritto. Insomma, solidarietà all’attore ma anche solidarietà a 40mila coglioni come noi marcianisani che ci siamo ritrovati con una bomba ecologica alle porte della città. Così andava prima a Marcianise, così è andata per anni: se violi le leggi sei ancora più una star, se la fai rispettare sei più o meno un coglione. Mi fermo qui, continuo a chiedermi chi me l’ha fatto fare. E spero che non mi scateneranno contro ora tutta la comunità degli albanesi: è già cominciato il tiro al bersaglio, mi hanno rimesso nel mirino, basta leggere alcune cose su Facebook e capire l’odio nei miei confronti. Non mi intimidiscono, vado avanti. Non ce l’ho con gli albanesi, ce l’ho a morte con quelli che utilizzano gli albanesi per avvelenare la nostra terra e per trasportare qui rifiuti tossici, stoccarli e poi bruciarli. Mi viene il voltastomaco, un grande voltastomaco. Buona serata a tutti”.
Antonello Velardi
Sindaco di Marcianise