Montoro. Piantagione di cannabis indica: arrestato pregiudicato

Nella serata di ieri, i Carabinieri di Montoro Inferiore, coadiuvati dai colleghi della Stazione Forestale di Forino, hanno tratto in arresto un 55enne del luogo ritenuto responsabile di detenzione e coltivazione illecita di sostanze stupefacenti.

A seguito di una corposa attività info-investigativa, i militari operanti hanno individuato nell’abitazione dell’uomo un possibile obiettivo di interesse nella lotta a quella deplorevole piaga rappresentata dal traffico di stupefacenti, specialmente tra le fasce della popolazione giovanile. Quando i Carabinieri hanno bussato alla porta l’uomo, resosi conto della scomoda presenza, ha tentato di intralciare l’operato dei militari, arrivando financo a “sfidare” gli stessi a trovare sostanze di qualsivoglia natura nell’abitazione come prova della sua buona fede.

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Ma i Carabinieri, cui il soggetto era già ben noto poiché gravato da specifici precedenti di polizia, non credendo alle sue parole decidevano di procedere ad un più accurato controllo e scovavano della marijuana essiccata occultata in una stufa a legna presente nella cucina dell’abitazione; successivamente, in una tasca di un giubbino venivano rinvenuti dei semi di canapa indiana. Quindi la decisione di estendere l’operazione anche al terreno limitrofo, irrigato da un tubo in gomma collegato alla rete idrica dell’appartamento.

E lì i sospetti dei militari trovavano conferma. Nel vigneto veniva infatti rinvenuta una piantagione di cannabis indica: occultate da felci, una trentina di piante esemplari dell’inconfondibile vegetale, aventi un’altezza di quasi 3 metri, recanti infiorescenze idonee alla preparazione della marijuana.

Quanto rinvenuto, per un totale di circa 60 chili, è stato sottoposto a sequestro.

L’uomo, le cui responsabilità venivano definitivamente sancite dalle analisi tossicologiche eseguite dai Carabinieri del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti di Salerno, veniva così dichiarato in arresto e, dopo le formalità di rito espletate in Caserma, condotto presso la Casa Circondariale di Bellizzi Irpino a disposizione della Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo.

Redazione

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