Omicidio Vincenzo Ruggiero, la lettera degli amici per il 25enne ucciso

Gli amici cari di Ruggiero hanno scritto una commovente e triste lettera, come se a parlare fosse Vincenzo, ecco il testo: “Vincenzo. Mi chiamavo Vincenzo. Avevo 25 anni e mi hanno ucciso. Non mi ha ucciso un uomo. Non mi ha ucciso una bestia. Mi ha ucciso un malato.Non so nemmeno io perché sia morto. Lui mi ha ucciso per amore. Dopo di lui però, hanno continuato ad uccidermi. Mi hanno ucciso i giornali. Mi hanno ucciso gli ipocriti. Mi hanno ucciso i “moralisti”. E molto probabilmente anche la giustizia italiana mi ucciderà. Ho tanto lottato per essere libero. Ho tanto lottato per non essere giudicato. Ho tanto lottato contro gli amici che alle elementari mi prendevano in giro, cosi come quelli delle medie e quelle delle superiori. Poi ho trovato dei veri amici e oggi li osservo da qui. Li vedo soffrire. Li vedo piangere. Li ho visti radunarsi per me un Sabato sera, nella stessa piazza, dove un tempo io mi divertivo. Vincenzo. Mi chiamavo Vincenzo e mi chiamo Vincenzo. Avrei potuto chiamarmi in un altro modo. Avrei potuto avere un’altra età. Avrei potuto avere un altro orientamento sessuale. Ma il dolore che i miei amici, i miei parenti e tutti coloro che conoscevo, stanno provando, sarebbe stato lo stesso. Allora smettila di etichettarmi! Vincenzo. Mi chiamavo Vincenzo ed anche tu che mi apostrofi “gay” mi stai uccidendo.”

Christian De Angelis

Redazione

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