Sequestro di merce contraffatta venduta all’interno dell’ospedale ‘Moscati’
Continua ininterrottamente l’azione della Guardia di Finanza di Avellino a contrasto del fenomeno della vendita di prodotti recanti marchi contraffatti. La persistente presenza sul territorio delle pattuglie della Compagnia di Avellino ha consentito di individuare un soggetto che poneva in vendita prodotti recanti i marchi di note griffe di vestiario ed accessori, in un luogo alquanto inaspettato.
I finanzieri in borghese del Nucleo Mobile della locale Compagnia hanno infatti scovato un cittadino italiano intento a proporre a medici, infermieri, pazienti e visitatori dell’“Azienda Ospedaliera Moscati” di Avellino diversi articoli contraffatti, messi in “vetrina” proprio sulle sedie poste all’ingresso principale del nosocomio. In particolare, il soggetto intendeva piazzare scarpe, maglie, occhiali da sole e perfino un orologio con il logo della nota marca Rolex, per un totale di 74 articoli contraffatti, i quali gli avrebbero fruttato all’incirca 2.500 euro.
La merce rinvenuta è stata sottoposta a sequestro ed il soggetto denunciato alla locale procura della repubblica per il reato contemplato dall’articolo 474 del codice penale (introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi). Il risultato di servizio, che si pone in evidenza per la particolarità del luogo in cui è avvenuto, si colloca nell’ambito dell’intensificazione dei controlli che la Guardia di Finanza predispone durante il periodo estivo e rientra appieno nel quadro delle molteplici attività che i finanzieri svolgono quotidianamente in difesa del tessuto economico provinciale, a presidio del libero mercato e della legalità ed a tutela dei cittadini e delle imprese rispettose delle regole.
La lotta alla contraffazione rappresenta, infatti, una delle priorità dell’azione operativa della Guardia di Finanza ed è tesa a reprimere quelle forme di commercio illegale non autorizzato che costituiscono una piaga amara del settore commerciale irpino nonché una forma di concorrenza sleale per i commercianti onesti