Terremoto Ischia. Verdi: “Dimissioni vertici Osservatorio Vesuviano. Riattivare subito sede di Casamicciola”
“Chiediamo le dimissioni dei vertici dell’Osservatorio Vesuviano che con ben quattro giorni di ritardo ha provveduto a correggere, con la relazione inviata alla Commissione grandi rischi sul terremoto di Ischia, le stime relative all’intensità e all’epicentro del sisma che lo scorso 21 agosto ha colpito l’isola. Un intervento assolutamente tardivo, come confermato anche dal professore Giuseppe Luongo, ex direttore dell’Osservatorio, e da numerosi esponenti della comunità scientifica, che ha contribuito a criminalizzare la comunità ischitana e che ha fatto perdere di credibilità il più antico osservatorio vulcanologico del mondo”. Lo hanno dichiarato il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, il capogruppo dei Verdi al comune di Napoli, Stefano Buono, quello alla Città Metropolitana, Paolo Tozzi insieme ai rappresentanti dei comuni vesuviani di Somma Vesuviana, Salvatore Esposito, di Portici, Franco Santomartino, di Ercolano, Saverio De Crescenzo, di San Giorgio a Cremano Eduardo Sansone.
“Il corretto monitoraggio delle aree sismiche e vulcaniche della nostra regione – proseguono i Verdi – è condizione indispensabile per mettere in atto adeguate politiche di prevenzione e sicurezza dei territori oltre ad avere un forte impatto sulla serenità delle popolazioni e sul tessuto commerciale di molti comuni della provincia di Napoli. La credibilità dell’ente di monitoraggio è fortemente compromessa così come l’immagine di Ischia anche a causa di dati divulgati assolutamente sbagliati. Eppure ogni anno vengono spesi milioni di euro per svolgere queste rilevazioni. Per questo chiediamo che sia riattivato immediatamente l’Osservatorio di Casamicciola, realizzato dopo il terremoto del 1883 la cui ristrutturazione è stata finanziata dalla Regione Campania (leggi qui). Ringraziamo, infine il professore Luongo per essere intervenuto personalmente all’incontro con i cittadini e con gli amministratori comunali, portando un contributo fondamentale per fare chiarezza sull’accaduto e su cosa si deve fare per mettere in sicurezza il territorio e supplendo alla disinformazione scientifica di questi giorni”.